Esclusione sociale, rischio povertà e non autosufficienza. Metà dei siciliani a rischio
Palermo – La Sicilia è tristemente sul podio per la percentuale di rischio di esclusione sociale, pari al 52%. In altre parole, in questa regione per metà della popolazione è dietro l’angolo una condizione di estremo disagio sociale, culturale ed economico.
Le risorse economiche per invertire la tendenza sono disponibili, ma la volontà politica e la strategia d’insieme quali sono? Questo il quesito al centro del convegno “Rigenerazione e responsabilità: un nuovo welfare per lo sviluppo della Sicilia”, organizzato dalla Cisl Sicilia per domani 8 ottobre, dalle ore 10, al museo regionale “Palazzo d’Aumale” a Terrasini. Nel corso della conferenza verrà illustrato lo stato dell’arte del welfare nell’Isola, dalla disamina dei dati relativi alla povertà, alla marginalità sociale e alla non autosufficienza alle dotazioni finanziarie a oggi inutilizzate.
Al convegno saranno presenti tutti i principali soggetti attivi nell’ambito del welfare in Sicilia. Interverranno: Ruggero Razza e Antonio Scavone, assessori regionali alla Salute e alla Famiglia, Monsignor Giuseppe Pennisi, arcivescovo di Monreale, Paolo Amenta, vice presidente Anci Sicilia, Girolamo Marcantonio, vicedirettore regionale Caritas Sicilia, Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e Leonardo Becchetti docente all’Università di Tor Vergata a Roma. Della Cisl interverranno: Rosanna Laplaca, segretaria regionale Cisl Sicilia, Alfio Giulio, segretario generale Fnp Cisl Sicilia, Giuseppe Gallo, presidente Fondazione Tarantelli, Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia, Gigi Bonfanti, segretario generale Fnp Cisl e Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl.