Cataratta, è la chirurgia rifrattiva a fare la differenza
È cambiata la chirurgia della cataratta. A sostituirla è la chirurgia refrattiva del cristallino che, oltre a togliere – appunto – la cataratta corregge anche tutti i difetti di vista, presbiopia compresa.
Questa e tante altre tematiche saranno affrontate al 19° congresso internazionale della Soi, che si tiene a Roma dal 18 al 21 maggio 2022.
“La diffusione dell’intervento rifrattivo del cristallino che in poco tempo sta sostituendo la chirurgia della cataratta per come oggi è conosciuta. Questa tecnica permette di rimuovere la cataratta e nel contempo correggere difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e la presbiopia (la difficoltà di vedere da vicino) con un differente intervento chirrugico – spiega- Matteo Piovella Presidente della Società Oftalmologica Italiana.
Oggi è l’intervento d’elezione da consigliare a tutti anche se il SSN è impreparato a poterlo eseguire e difatti non è in grado di proporlo. In ogni caso è l’unico intervento apprezzato e voluto dai pazienti anche se sono obbligati a pagarne l’intero elevato costo.
Purtroppo con gli aggiornamenti del DM 70 la chirurgia ambulatoriale e l’oculistica in particolare sono ancora una volta fortemente penalizzati. a cominciare dagli interventi sul cristallino e rischiamo di non poter assistere centinaia di migliaia di cittadini che debbono sottoporsi ad un intervento “salvavista”. Perché- come commenta il presidente SOI– la vista ti salva la vita.
Con 650 mila interventi all’anno ricordo che la chirurgia della cataratta è l’intervento maggiormente eseguito nel nostro Paese e che ridà la vista quando si è in presenza dell’opacizzazione del cristallino. Oggi questa operazione è diventato un intervento totalmente differente che si deve fare con il sostegno della più avanzata tecnologia indispensabile per ottenere i migliori e più sicuri risultati.
Prendiamo atto della carenza assistenziale del Sistema sanitario nazionale (Ssn), dell’incapacità di aggiornamento delle risorse e delle tecnologie- commenta il presidente SOI, Matteo Piovella, ma segnaliamo con allarme che tutto ciò ricade , sui pazienti perché impedisce ai medici oculisti di curare nel modo migliore e necessario – dice il presidente di Soi -ricordando quello che avviene, ad esempio, per la cataratta.
La politica – rincara la dose Piovella – deve farsi carico delle necessità sopra esposte e smetterla di rinviare senza mai ascoltare. Sono stati fatti molti errori ma nessuno vuole ammetterlo per non prendersi alcuna responsabilità, indipendentemente dalle esigenze dei pazienti. Per fare questo dobbiamo avere maggiore attenzione, maggior considerazione, maggior sostegno economico, maggior ascolto e soprattutto ci si deve impegnare a seguire le indicazioni di SOI: la burocrazia del SSN non è in grado di fare da sola: manca competenza capacità voglia di risolvere le situazioni voglia di rimediare agli errori fatti – conclude il presidente SOI”.