Reinnervazione sensoriale mirata. Arriva anche in Sicilia la tecnica chirurgica che restituisce sensibilità all’arto amputato
Palermo – Si chiama Reinnervazione sensoriale mirata, in inglese Targeted Sensory Reinnervation – TSR, ed è una nuova frontiera della chirurgia nel trattamento e prevenzione del dolore dell’arto fantasma mediante il ripristino del senso del tatto e della propriocezione, cioè il controllo della posizione e del movimento del corpo, in base ai recettori periferici.
È stata sperimentata dal chirurgo plastico altoatesino, Alexander Gardetto, direttore sanitario della clinica privata Brixsana di Bressanone. È stata eseguita anche all’Università di Padova, è stata illustrata davanti al dipartimento di difesa degli Stati Uniti in collegamento con 250 ospedali americani e, venerdì 25 ottobre, alle ore 18,00, sarà presentata anche a Palermo, presso il nuovo ambulatorio medico chirurgico poli-specialistico InFormaMedica Day Clinic di via Croce Rossa, 113, diretto dal chirurgo plastico Dario Palazzolo.
“Siamo felici di questa prestigiosa collaborazione – ha sottolineato Dario Palazzolo, direttore sanitario di InFormaMedica – che risponde alla nostra idea di una sanità che va in direzione del benessere e dell’attenzione al paziente, sostenuti da una altissima specializzazione”. La nuova tecnica chirurgica Reinnervazione Sensoriale Mirata (TSR), insieme a un dispositivo vibro-tattile non invasivo, è in grado di trattare e prevenire la sindrome dell’arto fantasma che colpisce una percentuale elevata di pazienti amputati. “È stato il senso di impotenza nel trattamento di questi sintomi – spiega il chirurgo plastico Alexander Gardetto – che mi ha motivato, 10 anni fa, a implementare una strategia completamente nuova per la gestione del dolore in un paziente con la sindrome dell’arto fantasma grave e dipendente dai farmaci”.
La tecnica chirurgica di Reinnervazione Sensoriale Mirata (TSR) consiste nella chiusura del circuito interrotto nella corteccia sensoriale del cervello a causa della perdita o della paralisi di un arto, causa del dolore dell’arto fantasma e del dolore neuropatico, poiché gli stimoli afferenti non riescono a raggiungere il sistema nervoso centrale. Si ottiene creando una situazione in cui il cervello torna a ricevere stimoli dalla periferia, “riparando” il circuito. Ad oggi la nuova tecnica TSR è stata operata su oltre 55 pazienti in vari centri in Europa. Il primo paziente è stato operato nel 2014, dopo un’amputazione transtibiale, delle amputazioni transfemorali nel 2018 e quindi è stata sviluppata la tecnica per l’arto superiore.
“La perdita della mano è più impegnativa – aggiunge il chirurgo Alexander Gardetto – perché porta una considerevole riduzione della qualità della vita personale e professionale di un individuo e conseguenze psicologiche. Attualmente, le protesi mioelettriche possono ripristinare molte delle normali attività della mano, ad eccezione della sensibilità tattile genuina. In tutti i pazienti, è stata regolarmente visualizzata una mappa sensoriale di tutte e cinque le dita a livello dell’arto residuo (avambraccio) e sono in grado di distinguere tra caldo e freddo. Queste sensazioni autentiche vengono poi trasmesse al cervello che viene ingannato a credere che la mano mancante sia ancora lì. La conseguenza è che il dolore dell’arto fantasma scompare o non si manifesta affatto”.