Un brusco calo di pressione? Corri al….rimedio
Debolezza estrema, sudorazione fredda, nausea, vertigini, vista offuscata, tachicardia, affaticamento, crampi.
Tutti sintomi che si presentano spesso con il caldo estivo e che sono riconducibili ad una ipotensione. Questi cali di pressione, cali occasionali, sporadici, legati all’afa di una giornata isolata, o cali quotidiani frequenti legati alla costituzione individuale trovano un primo soccorso in una buona reidratazione: acqua con l’aggiunta di sali minerali, sodio, magnesio e potassio.
È importante, per prevenire l’ipotensione, optare per un’alimentazione ricca di frutta e verdura di stagione, cacao, caffè, liquirizia, ginseng e cibi ricchi di ferro e potassio.
Un valido aiuto, poi, potrebbe venire dall’omeopatia.
“Possiamo ricorrere – spiega la farmacista milanese Silvia Buscaglia, specializzata in Omeopatia – a un medicinale omeopatico complesso interessante composto da Crataegus oxyachanta, il biancospino che già conosciamo nella tradizione botanica come anti-tachicardico”.
Crataegus, infatti, è un rimedio d’organo del cuore, attivo su differenti aspetti patologici cardiaci, ha un effetto riequilibrante e si usa quando c’è un polso debole o accelerato, dispnea, oppressione al minimo sforzo, pelle pallida e dolore sul collo e la parte posteriore della testa, estremità fredde, fatica nel respirare, sudorazione abbondante. La presenza di Laurocerasus assicura sostegno per l’azione di pompa del cuore, in tutti i casi di affaticamento cardiaco con difficoltà respiratorie e circolatorie. Oleander, utile in caso di palpitazione, ritmo più regolare extrasistoli e ipotensione, vertigini al capo, dolore come se scoppiasse la testa. Spartium scoparium, la ginestra dei carbonai, è utile per rallentare l’attività del cuore e regolarla in caso di extrasistoli, tachicardia, alterazione del ritmo del cuore, congestione alla testa.
“Questi quattro rimedi omeopatici – prosegue la farmacista – si ritrovano in un unico medicinale complesso disponibile solo in farmacia nella sua formulazione in gocce. In genere, in acuto, dopo un improvviso calo di pressione, si assume nella misura di 10-15 gocce ogni ora per poi diradare le assunzioni. Chi soffre di ipotensione ed è spesso vittima di mancamenti dovuti al caldo può, invece, assumere, come preventivo, questo medicinale nella quantità di 10-15 gocce 3 volte al giorno.”
Per potenziare l’azione antiastenica di questo preparato omeopatico è possibile associare anche una soluzione di oligoelementi. In questo caso la soluzione più indicata è, senza dubbio, l’associazione Rame-Oro-Argento, da assumersi in dose quotidiana, un tappo da 2 ml, da prendere una o due volte al giorno.