Ospedale Cervello, divise le degenze di ginecologia e ostetricia
Ai 24 posti letto già esistenti nel reparto di ostetricia ne sono stati aggiunti 10 nuovi. Ma ben presto – assicurano i vertici aziendali – ne saranno disponibili altri 10.
“Prima le pazienti arrivavano e non trovavano posto ed erano costrette ad andare, o con l’ambulanza o con propri mezzi, presso altri ospedali adesso invece avranno uno spazio maggiore”.
Commenta così il professore Antonio Perino, direttore dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Cervello di Palermo i nuovi posti letto esclusivamente dedicati alla ginecologia.
I nuovi spazi, che si trovano al quarto piano dell’edificio A, fanno parte di un processo di riorganizzazione che porta a dividere le degenze di ginecologia da quelle di ostetricia.
“È un momento di grande gioia – dice il direttore generale dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, Gervasio Venuti – perché riusciamo ad aumentare i posti letto, a distinguere e specializzare i percorsi assistenziali tra ostetricia e ginecologia. In tal modo le pazienti saranno distinte per tipologia di attività e potranno avere una privacy un po’ più curata e un livello di accoglienza superiore”.
Con l’apertura del nuovo reparto, il mese di agosto vedrà l’organico dell’Unità di ostetricia e ginecologia impegnato a pieno ritmo. “Chiaramente per questo risultato – sottolinea il professore Perino – devo ringraziare la disponibilità e la generosità del personale, perché molti tra medici e paramedici hanno contratto il loro periodo di ferie per garantire una funzionalità al nuovo reparto”.
Lo staff
“È un reparto a tutti gli effetti – dichiara Antonio Perino – e quindi la gestione del personale infermieristico e medico è unica, però, con delle turnazioni previste tra ostetricia e ginecologia. Il lato positivo di questa operazione è che sicuramente avremo una maggiore disponibilità di spazi e quindi avremo la possibilità di gestire anche le attività in maniera molto più organica. E comunque grazie alla sensibilità della direzione generale sono arrivati nuovi infermieri e questo ci ha consentito di fare dei turni differenziati. Intanto 5 nuovi infermieri sono appena arrivati e a settembre è prevista un’implementazione perché si sbloccheranno i concorsi e avremo la possibilità di avere del personale medico.
In questo momento abbiamo avuto 3 dirigenti medici in più e 5 infermieri in più. E, con una gestione più oculata del personale parasanitario, stiamo riuscendo a garantire le due strutture. I dirigenti medici saranno sempre in gestione comune (con l’ostetricia n.d.r.) però abbiamo preso più dirigenti medici proprio per avere la possibilità di affrontare tutte le eventuali situazioni cliniche a cui dobbiamo fare fronte”.
Aumentano i posti letto ma personale medico e paramedico sarà sempre suddiviso con l’ostetricia.
“È ovvio. È – spiega Gervasio Venuti – un’unica unità operativa complessa. Noi abbiamo, in buona misura, una pianta organica che ha un numero adeguato di medici. Sicuramente invece la parte di assistenza infermieristica e di operatori socio sanitari va comunque adeguata. Intanto abbiamo già incrementato il numero degli infermieri. Il numero dei medici, invece, lo riteniamo adeguato. E comunque – aggiunge il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello – sulla base di quello che ci dirà il direttore della struttura, il professore Perino e i responsabili delle due unità di ostetricia e ginecologia, adegueremo se necessario”.
Nonostante il numero dei medici sia, secondo l’Azienda, adeguato c’è però in ostetricia il problema delle notti, i cui turni vengono coperti da pochissimi medici.
“Sì – chiosa Venuti – ci sono problemi di questa natura. In tutte queste strutture assistenziali, nelle nostre aziende ospedaliere, serve un ricambio generazionale progressivo”.
Quale sarà il fiore all’occhiello di questo reparto?
“Il nostro reparto – continua Antonio Perino – si distingue nel panorama della Sicilia occidentale perché siamo sicuramente un centro di chirurgia endoscopica mininvasiva molto accreditato tanto è vero che ci mandano dai vari centri pazienti che vengono a ricoverarsi qui per far fronte alle problematiche ginecologiche. Chiaramente l’altro aspetto per noi estremamente positivo e che ci differenzierà è la Procreazione Medicalmente Assistita che ci consentirà di essere un centro di riferimento. E, per quanto riguarda la PMA, già nel mese di settembre cominceremo con le procedure successive all’arruolamento delle pazienti, ovvero la stimolazione”.
“Il reparto di ostetricia e ginecologia – aggiunge il direttore generale – sta crescendo in maniera significativa. Stiamo aumentando i parti, l’attività chirurgica, l’attività ginecologica e abbiamo una grossa ulteriore richiesta da parte dell’utenza”.
Nel 2015 sono stati 1550 i parti effettuati all’Ospedale Cervello, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente (in controtendenza rispetto alla media nazionale), e 1600 gli interventi di ginecologia contro i 1200 del 2014, metà dei quali realizzati in chirurgia endoscopica, quindi con una procedura mininvasiva.