Tumori. A Cefalù laboratorio di biotecnologie per diagnostica innovativa precoce

Ricerca

In Sicilia, a Cefalù, sarà realizzato un laboratorio di biotecnologie finalizzato alla diagnostica innovativa precoce in oncologia.

Ad annunciarlo è stato il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù, Giovanni Albano. La Fondazione, infatti, sarà capofila di un partenariato per la realizzazione del laboratorio, il cui progetto è “presentato per essere – come ha sottolineato Albano – finanziato con risorse europee”.

La notizia è stata data in occasione della presentazione del comitato tecnico scientifico del Giglio presieduto dall’ex rettore dell’Università di Palermo e consigliere di amministrazione del CNR, Roberto Lagalla.

lagallaDel comitato tecnico scientifico dell’Istituto Giglio fanno parte, inoltre, Giovanni Camarda, medico chirurgo con specializzazione in diabetologia ed endocrinologia ed esperto di organizzazione sanitaria, e, come componente di diritto, il direttore sanitario della struttura Lorenzo Lupo.

“Le oncologie moderne e competitive – ha spiegato Albano – dovranno essere dotate di laboratori di genetica molecolare per cure mirate, sulla base del corredo genetico, in modo da offrire ai pazienti terapie più efficaci”. Del partenariato del nuovo laboratorio fanno parte il consorzio Pitecnobio costituito delle università di Palermo, Catania e della Sapienza di Roma, l’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, il CNR e l’istituto IEMEST di Palermo.

“Sul professore Lagalla – ha poi sottolineato il presidente della Fondazione – il cda ha operato la scelta migliore per la sua storia scientifica, per le sue competenze, per la capacita di gestione manageriale della ricerca. È un board di alto profilo”.

Per il direttore generale, Vittorio Virgilio, “l’attività di ricerca non deve essere fine a se stessa ma che occorre tradurla nella pratica clinica. Dal gennaio 2014 da oggi, in quest’ottica si sono mosse le alte professionalità sanitarie della Fondazione, pubblicando oltre 100 lavori di ricerca in riviste internazionali”.

Roberto Lagalla, ha mostrato entusiasmo per questo nuovo impegno e ha delineato il percorso su cui si muoverà l’attività del Comitato. “Il nostro contributo – ha detto – è finalizzato ad integrare l’attività assistenziale di qualità della Fondazione con un valore aggiunto di ordine formativo, scientifico e culturale a più alta capacità  di impatto e di richiamo assistenziale. Partiremo – ha aggiunto – da un interlocuzione interna, con i medici del Giglio, per costruire una prospettiva reale sui progetti di ricerca da formulare. La produzione scientifica sarà a vantaggio della clinica e della formazione”.

Stampa la pagina
Condividi l'articolo su

Lascia un commento