Prematuri, per un giorno porte aperte anche ai nonni e ai fratellini

Appuntamenti della salute

Ogni anno in Italia, secondo i dati dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), i bimbi pretermine rappresentano il 7,2 % dei nuovi nati. Di questi, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi.

Si definisce prematuro un bambino nato prima della 37esima settimana di gestazione e con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo.

Grazie al miglioramento dell’assistenza neonatale e della diffusione delle Terapie Intensive Neonatali, oggi si stima che il 98,2% dei nati prematuri non abbia problemi né complicazioni.

In alcuni casi, però, i nati prematuri possono essere soggetti a patologie respiratorie, neurologiche cardiovascolari, metaboliche e a problemi di suzione e alimentazione. Solo nello scorso anno, nel Dipartimento di Neonatologia Medica e Chirurgica del Bambino Gesù di Roma sono stati assistiti 75 nati con un peso inferiore a 1.500 grammi con problematiche mediche e chirurgiche, seguiti tutti in follow up nei primi anni di vita.

Ed è proprio l’ospedale Bambino Gesù di Roma che organizzato per domani, in occasione della Giornata mondiale della prematurità, un’iniziativa che porterà dentro l’ospedale i nonni, le nonne, i fratellini e le sorelline dei bimbi nati pretermine e ricoverati attualmente nella Terapia Intensiva Neonatale (TIN).

Per tutto il giorno i piccoli in cura avranno la possibilità di avere accanto non solo i genitori, come accade negli altri giorni dell’anno, ma anche quei familiari che di norma non possono andare a trovarli.

«Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa – spiega la dottoressa Anna Portanova, Coordinatrice Infermieristica del Dipartimento di Neonatologia Medica e Chirurgica del Bambino Gesù perché crediamo che la famiglia debba essere sempre di più parte integrante nel percorso di cura del neonato pretermine. Vogliamo anche dare la possibilità a tutti i familiari dei piccoli pazienti ricoverati nel nostro Dipartimento di vedere come viene portata avanti l’assistenza ai nati prematuri nel nostro Ospedale».

Oltre alle visite straordinarie, le famiglie avranno anche la possibilità di incontrare i genitori di bambini nati pretermine che sono stati ricoverati in passato nella T.I.N. dell’ospedale e che attualmente vengono seguiti tramite follow up.

«Quando un bambino nasce pretermine, – sottolinea la dottoressa Portanova – in pochissimi istanti i genitori passano dalla grande gioia dell’arrivo di un figlio alla grande preoccupazione dovuta alle complicazioni che potrebbe avere a causa della prematurità. Per dare loro un po’ di speranza e per far vedere cosa rende possibile l’assistenza a questi pazienti, abbiamo deciso di farli incontrare con chi aveva affrontato e superato lo stesso percorso. In questo modo potranno confrontarsi fra loro».

I partecipanti all’iniziativa avranno modo anche di parlare della Carta dei Diritti del Bambino Prematuro, un documento che elenca i diritti dei piccoli che vengono alla luce troppo presto. La Carta è stata realizzata da neonatologi, ginecologi e associazioni di genitori ed ha l’obiettivo di migliorare la salute di mamma e neonato.


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