Rete ospedaliera, parere favorevole dalla commissione Sanità dell’ARS

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“La commissione Sanità dell’Ars ha dato parere favorevole alla nuova Rete ospedaliera. È stato un lavoro lungo e complesso che adesso apre la stagione del profondo rinnovamento del sistema sanitario regionale sia nel suo assetto che per quel che riguarda le prospettive di completamento e rinnovamento delle professionalità”. Lo ha detto Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars dove questa sera è stato dato parere favorevole alla Rete ospedaliera regionale (dopo il via libera della commissione, il prossimo 4 aprile sarà discussa al Ministero della Salute).

“Il parere favorevole alla nuova Rete ospedaliera regionale dato dalla commissione – ha aggiunto Digiacomo – è il frutto di un percorso faticoso che ha tenuto conto delle esigenze degli utenti, dei territori e degli operatori del settore sanitario. Ringrazio quanti, in commissione e in assessorato ad iniziare dall’assessore Baldo Gucciardi, hanno permesso questo straordinario lavoro di sintesi che segna l’inizio di una nuova pagina nella sanità siciliana”.

 

Il M5S ha abbandonato la Commissione Salute all’Ars per fare mancare il numero legale.

“Domani – dice il deputato Francesco Cappello – capiremo se saranno riusciti a richiamare qualcuno e a votare. Al momento in cui siamo andati via noi il numero legale non c’era. Avevamo annunciato che non ci saremmo prestati a giochi sporchi, ma il nostro appello al presidente della commissione Salute è rimasto lettera morta. Governo e commissione hanno voluto realizzare un vero e proprio blitz, forzando la mano e senza alcun preavviso hanno preteso la votazione su una rete che rappresenta un vero e proprio castello di carta perché assolutamente priva di risorse economiche, tanto per il presente, in ordine all’adeguamento di quelle strutture qualificate in modo inappropriato come dea di I livello, quanto per i futuri investimenti per quanto concerne le strutture definite in modo inappropriato dea di II livello. È una rete non coordinata con la medicina del territorio che non realizzerà alcuna deospedalizzazione e che andrà inevitabilmente riordinata subito dopo questa esperienza di governo”.

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