“Respiriamo”. Il punto su riniti, asma e BPCO

In evidenza, Prevenzione

Palermo – Fare prevenzione, conoscere i sintomi, fare una diagnosi precoce e aderire correttamente alle cure per chi soffre di BPCO, così come per l’asma allergica e le allergie, significa gestire in modo efficace sulla malattia.” afferma Carlo Filippo Tesi, presidente di FederAsma e Allergie Onlus.

Carlo Filippo Tesi

“La nostra Federazione da sempre è impegnata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulla necessità di mettere a disposizione dei pazienti, e dei loro familiari, tutti gli strumenti informativi utili a gestire al meglio la loro quotidianità spesso compromessa dalla malattia. Questi incontri si prefiggono il raggiungimento di questo obiettivo, siamo pertanto molto felici di poter continuare un cammino iniziato lo scorso anno. A Palermo abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci anche con le Istituzioni Regionali per affrontare il tema della centralità del paziente”.

Ed infatti “Educazione e conoscenza delle patologie, accesso alle cure e strutture sanitarie in grado di seguire i pazienti” sono stati gli argomenti portanti dell’evento “Respiriamo” promosso da FederASMA e Allergie Onlus con la sponsorizzazione di Novartis che si è tenuto oggi a Palermo.

Un evento rivolto ai pazienti, e ai loro familiari, con patologie respiratorie quali riniti, asma e BPCO, fortemente invalidanti soprattutto se non gestite in modo corretto.

I pazienti con patologie croniche come l’asma e la BPCO, per poter affrontare e gestire al meglio la propria condizione, dovrebbero poter contare sia sull’accesso alle terapie più innovative, sia su un numero di centri specializzati presenti sul territorio in grado di seguire costantemente il progredire della malattia.

Durante l’incontro i rappresentanti istituzionali della Regione Siciliana hanno spiegato ai presenti quali sono le azioni intraprese sul territorio a tutela dei pazienti, attraverso un dialogo e uno scambio costruttivi. Il confronto con specialisti pneumologi e allergologi, ha offerto un’altra opportunità: dibattere su come convivere con la cronicità e quali indicazioni seguire affinché la qualità di vita venga preservata.

L’epidemiologia dell’Asma e della BPCO ha dei numeri molto importanti sebbene siano entrambe patologie sottodiagnosticate. L’Asma è un problema mondiale: secondo l’OMS nel mondo ne soffrono tra i 250 e i 300 milioni di persone. La Global Initiative for Asthma (GINA) stima che in Europa ci siano oltre 30 milioni di asmatici.  Di uguale rilevanza sono i numeri della BPCO che colpisce il 5% della popolazione nel mondo (329 milioni di persone) e sempre l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) stima che possa essere nel 2030 la terza causa di morte.

Gli studi epidemiologici condotti dal CNR nel Nord Italia hanno messo in evidenza una tendenza all’aumento delle patologie respiratorie ostruttive tra il 1985 ed il 2010, ha sottolineato il dottor Giovanni Viegi, Direttore Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare “Alberto Monroy” (IBIM) CNR, con un incremento degli attacchi asmatici correnti dal 3.4 al 7.2%, e un’incidenza della BPCO dal 2.1 al 6.8%2. In Sicilia, l’IBIM CNR ha condotto un’indagine epidemiologica negli studenti medi a Palermo rilevando una prevalenza di asma corrente del 4.2% e di rinocongiuntivite del 17.9%”.

L’Asma Allergico soprattutto nella sua forma più grave colpisce bambini e adulti; è una patologia complessa caratterizzata da una produzione eccessiva di immunoglobuline E (IgE) da parte dell’organismo, in risposta agli allergeni ambientali quali acari della polvere, pollini e muffe”.  Ad affermarlo è stato il dottor Giuseppe Valenti, Allergologo e Pneumologo, Dirigente Medico dell’ASP di Palermo e Presidente Regionale dell’AAIITO. “Le linee guida GINA stabiliscono come obiettivo primario nella gestione del paziente il raggiungimento del controllo ottimale della patologia. Non controllarla comporta il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni che spesso possono causare l’ospedalizzazione e, addirittura, mettere a rischio la vita di chi ne è affetto. Nel corso dell’incontro abbiamo parlato con i pazienti, spiegando come raggiungere il controllo sia attraverso l’impiego terapie adeguate e innovative, sia attraverso una gestione e conoscenza a 360° della patologia”.

La BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) è l’altro capitolo importante dell’incontro “Respiriamo”. La BPCO è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione delle vie aeree, spesso associata a sintomi respiratori persistenti, dovuta a delle anomalie delle vie aeree di solito causate da una significativa esposizione a sostanze nocive. Il fumo di tabacco è la causa più comune della condizione insieme ad altri fattori, quali l’inquinamento dell’aria e raramente associata a forme genetiche.

 Tosse, catarro e difficoltà nel respiro sono i campanelli d’allarme della BPCO, che se non curata può portare all’insufficienza respiratoria e all’ossigenoterapia”, ha detto il professor Nicola Scichilone, Professore Malattie apparato respiratorio presso Università degli Studi di Palermo. La progressiva diminuzione della funzione polmonare si manifesta clinicamente con il sintomo principale la dispnea (senso di fatica nel respirare) riducendo inevitabilmente la qualità di vita e diventando una condizione progressivamente invalidante che condiziona lo svolgimento di abituali attività fisiche quotidiane (camminare, salire le scale e persino nel vestirsi o lavarsi).  Per i pazienti fondamentale diventano la giusta terapia, che permetta un’efficace gestione dei sintomi insieme alla promozione di uno stile di vita attivo”.

 

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