Conoscere la microflora intestinale per… scoprire chi sei!

Benessere

L’asse intestino-cervello non è certamente una novità né tantomeno un concetto astratto. Non sorprende dunque il legame tra due distretti appartenente diversi e distanti, ma un’osservazione affascinante, oggetto di una pubblicazione su Neurogastroenterology & Motility,  attribuisce alla microflora intestinale un ruolo potenziale nella depressione.

In altri termini, sussisterebbe un rapporto bidirezionale: la composizione del microbiota oltre ad essere influenzata dallo stress e dall’ambiente, al tempo stesso può predisporre allo sviluppo di disturbi psichici e modificare le risposte di un individuo agli stimoli esterni. Parafrasando gli autori dell’articolo si potrebbe perciò parlare di “microflora melanconica” oppure ideare un nuovo slogan “dimmi com’è la tua microflora intestinale e ti dirò chi sei (e se rischi la depressione)” o, meglio ancora, ricorrere al neologismo coniato dagli autori stessi: “psicobiotici”.

Ma qual è la ragione di tutto questo? Senza entrare in articolati dettagli tecnici una spiegazione c’è, e fa riferimento alla complessa interazione che si instaura tra i batteri presenti nell’intestino e l’organismo che li ospita. Si tratta, infatti, di agenti vivi, in grado di replicarsi e produrre sostanze che a loro volta possono modulare sia il sistema immunitario sia, nel contesto dell’asse intestino-cervello, la produzione di neurotrasmettitori determinanti per il tono dell’umore. Per esempio Bifidobacterium longum e Lactobacillus rhamnosus – quest’ultimo interferendo sull’espressione dei recettori del GABA (acido gamma-aminobutirrico) –  sembrano contrastare la depressione. Attenzione, però: innanzitutto non si deve pensare che questa sia essenzialmente determinata da uno squilibrio dell’ecosistema intestinale. In secondo luogo va sottolineato che i risultati di questi studi pionieristici, spesso estrapolati da osservazioni su modelli animali, dovranno essere opportunamente convalidati nell’uomo. Si delinea, però, un interessante razionale di impiego degli psicobiotici, ossia dei probiotici dotati di effetti neuromodulatori, quale supporto o perfino prevenzione in concomitanza dei periodi di sbalzi dell’umore, spesso associati ai cambi stagionali e in particolare alla primavera.

A tale proposito un integratore di prebiotici e probiotici costituito dall’associazione di Lactobacillus Paracasei, Lactobacillus Rhamnosus GG, Bifidobacterium Bifidum, Lactobacillus Acidophilus, può offrire l’opportunità non soltanto di ripristinare la corretta funzionalità dell’ambiente intestinale,  quando abbinato ad una dieta corretta, ma anche di utilizzare uno psicobiotico di potenziale utilità per sostenere l’umore. La sua composizione, basata su ceppi di probiotici e vitamina C garantisce l’assenza di qualsiasi effetto collaterale. Questi probiotici sono gastro-resistenti, non vengono alterati dall’acidità dello stomaco e dai sali biliari, arrivano integri a destinazione e attecchiscono nell’ambiente intestinale dove possono aumentare la qualità e la quantità del microbiota già presente. Se ne utilizzano 2 capsule 2 volte al giorno lontano dai pasti per cicli di almeno 3 mesi.

Insieme a questo trattamento è bene seguire un’alimentazione controllata a livello qualitativo, (con un apporto moderato di zuccheri e grassi e proteine animali), e idratarsi bevendo acqua e/o liquidi detossinanti (in modo da avere maggiori risultati con un fegato ed organi emuntori funzionanti al meglio). Questo integratore favorisce un equilibrio ed un ripristino del microbiota intestinale, organico e fisiologico, contribuisce al mantenimento di un equilibrio psico-fisico,  di livelli fisiologici di serotonina, dopamina, neurotrasmettitori ed ormoni che sostengono la vitalità dell’organismo. In tale contesto anche il sistema immunitario recupera energia e viene stimolato, esercitato in modo da essere pronto per contrastare microrganismi virali e batterici patogeni. Può essere usato per tutto l’anno assumendone 2 capsule 2 volte al giorno per tutto l’anno, a cicli di almeno tre mesi con piccole favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale che, come abbiamo visto, svolge un ruolo attivo nel mantenere il bilanciamento del sistema psico-neuro-endocrino-immunitario.

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