Quando a russare è tuo figlio

In evidenza, Piccole dosi

Si pensa, in genere, che a russare siano soltanto gli adulti ed, invece, 1 bambino su 5 russa durante il sonno.

Il russamento è il rumore generato dalla vibrazione dei tessuti molli oro faringei, tale rumore è una conseguenza della turbolenza del flusso aereo, dovuta alla riduzione del calibro delle vie aeree. L’apnea ostruttiva nel sonno è, invece, una condizione caratterizzata da ripetuti episodi di completa (apnea) o parziale (ipopnea) cessazione del flusso d’aria attraverso le vie aeree superiori durante il sonno.

La prevalenza del sintomo russamento “spesso” o “ogni notte” (così detti “russatori abituali”) varia dal 3% al 21% dei bambini mentre la prevalenza dei disordini respiratori del sonno colpisce i bambini in età scolare in una percentuale variabile tra l’1% e il 6%.

Come sottolineano gli esperti, “per lo sviluppo del bambino è estremamente importante la fase di sonno profondo. Il russamento notturno, invece, fa sì che questa fase sia assolutamente discontinua, esponendo i piccoli a futuri problemi. Sono numerosi, infatti, gli studi scientifici che hanno provato una relazione tra apnee e sindrome metabolica con bambini predisposti a obesità, diabete e a persistenti infiammazioni delle vie aeree.

Scopo del documento “linee guida per la prevenzione e il trattamento odontoiatrico”, redatto dal Ministero della Salute, è quello di fornire raccomandazioni e indicazioni “evidence based” per la gestione odontoiatrica del russamento e della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) negli individui in età evolutiva.

Le conseguenze più tipiche dell’OSAS pediatrico non trattato sono:
  • la scarsa resa scolastica
  • la sonnolenza diurna
  • alcuni problemi comportamentali
  • il deficit di crescita staturale
  • l’enuresi notturna
  • la cefalea mattutina
  • l’aumentato rischio di otiti
  • alcune patologie cardiovascolari, quali il cuore polmonare.
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