AIRC, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura al Bellini di Catania

Appuntamenti della salute

Catania – Uno è il trombettista jazz capace di improvvisazioni talmente poetiche che sconfinano nel lirismo; l’altro è pianista, compositore e suonatore di bandoneòn che, dalla musica classica al tango, dal cinema alla danza ha attraversano tutti i linguaggi della musica e dello spettacolo.

Parliamo di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, duo collaudato del jazz contemporaneo che rilegge e rivisita, rigenerandoli in inedite e ammalianti forme sonore, persino i canti di Natale, come per l’indimenticabile concerto del 25 dicembre 2017 nella Basilica di Assisi. Per loro adesso, si aprono per la prima volta in assoluto le porte del tempio della lirica catanese, il Teatro Massimo Bellini, dove domenica 10 novembre, ospiti della 45° stagione dell’AME (Associazione Musicale Etnea), saranno gli straordinari protagonisti di “Fresu e di Bonaventura al Bellini. AME per AIRC”, concerto-evento annuale della Fondazione AIRC Comitato Sicilia inserito nel calendario nazionale de “I giorni della ricerca” con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica anche nei poli universitari siciliani.

Fondi che nell’ultimo anno sono aumentati in maniera significativa: ben 1,5 milioni di euro quelli destinati nel 2018 alla Sicilia dal Comitato tecnico scientifico nazionale al sostegno di 13 progetti di ricerca e 2 borse di studio (dati aggiornati al gennaio 2019) per ricercatori delle università siciliane e delle maggiori aziende ospedaliere. Un dato assai significativo, perché l’anno precedente la disponibilità per la Sicilia si era fermata a 900.000 euro per 5 progetti.

“Un considerevole aumento di fondi – spiega il presidente AIRC Comitato Sicilia, Prof. Riccardo Vigneri – reso possibile prima di tutto grazie alla grande generosità dei siciliani: la nostra è fra le prime regioni d’Italia per importo delle donazioni nonostante il reddito medio pro capite sia fra i più bassi del paese. A questo si aggiunge il dinamismo delle varie delegazioni provinciali del Comitato AIRC Sicilia che dal 1987 organizzano e promuovono ogni anno numerosi appuntamenti di raccolta fondi che si affiancano alle campagne nazionali di AIRC. Come questa di novembre a Catania, in concomitanza con l’evento de “I giorni della ricerca 2019” che ci vedrà ospiti in numerose trasmissioni nel palinsesto della RAI: al Bellini una grande operazione di solidarietà, di cui è motore la Delegazione AIRC di Catania in partnership con l’AME e che, dopo il grande successo dello scorso anno sempre al TMB con cantanti e band siciliane (Mario Venuti, Luca Madonia, i Lautari, Alfio Antico, Gabriella Grasso, Vincenzo Spampinato, Giovanni Caccamo), vede quest’anno protagonista la musica jazz, con due tra i più amati interpreti contemporanei, Fresu e di Bonaventura, che siamo certi coinvolgeranno nel progetto di charity a favore della ricerca scientifica anche nuove fette di pubblico”.

Conosciutisi con il progetto “Mistico Mediterraneo” – opera creata insieme al celebre ensemble vocale corso A Filetta e pubblicato poi su disco dalla tedesca ECM – Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura hanno scoperto una profonda affinità sviluppando una poetica comune in diverse esibizioni dal vivo tra cui il progetto concertistico ispirato a Corto Maltese, l’indimenticabile personaggio delle avventure a fumetti disegnate da Hugo Pratt. Sono queste esperienze ormai quasi decennali ad averli portati all’idea di incidere in duo, per esplorare una dimensione espressiva più intima in cui il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano cercano e ritrovano la poesia dei piccoli suoni e di un gesto musicale non magniloquente ma proprio per questo ancora più espressivo e significativo in un’epoca di crescente rumore e pressione acustica. L’attenzione è tutta sui colori generati dal soffio che scorre nei pistoni degli strumenti di Fresu e fa vibrare le ance del bandoneon di di Bonaventura: in questo senso va la rinuncia del trombettista all’uso dei suoi fedeli effetti elettronici, che vengono invece usati nelle esibizioni dal vivo del duo, come significativi sono i passaggi in cui sono i suoni del metallo percosso da Fresu o quello dei tasti premuti a vuoto da di Bonaventura a fare da accompagnamento ritmico: segni sonori ispirati alla miglior tradizione di quello che potrebbe essere definito l’umanesimo strumentale del jazz in cui la presenza di rumori “parassiti” restituisce la fisicità del rapporto con gli strumenti musicali, dal soffio del tenore di Ben Webster al ronzio del basso di Charles Mingus: essenziale in questo processo la prospettiva sonica curata da Stefano Amerio.

Per il concerto “Fresu e di Bonaventura al Bellini. AME per AIRC” biglietti da 15/25/35 euro (più diritti di prevendita: 2€ per platea e palchi; 1.50€ per galleria) nel circuito Box Office. Info 095.506848, cell. 3331879440 – 3492411995 – 3389224603, email del.catania@airc.it.

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