Alcol e droghe. Un camper nelle piazze di Palermo
Palermo – “Prenditi cura di te” in 15 lingue. È questa la scritta che ci sarà nel camper che, tutti i venerdì e sabato dal 19 gennaio prossimo, girerà per le piazze della città. Sarà una Unità sanitaria di strada dell’Asp di Palermo a raggiungere i giovani consumatori di ‘sostanze’ ed alcol che, per diverse ragioni, non si rivolgono ai servizi sanitari. A bordo del camper, costato 53 mila euro, lavoreranno (dalle 19 alle 23) medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, educatori di strada e mediatori culturali.
La prima tappa sarà a Ballarò, in Piazza Casa Professa, dove l’unità di strada del Servizio dipendenze patologiche dell’Azienda sanitaria provinciale rimarrà fino al termine del mese di febbraio, per poi proseguire il proprio “viaggio” alla Vucciria, a Piazza Magione, alla Cala, a Piazza Castelnuovo ed a Piazza Verdi.
“Nell’ottica di una visione dinamica della sanità – ha sottolineato il commissario dell’Asp, Antonio Candela – siamo noi che andiamo incontro ai giovani nei principali luoghi di aggregazione e nei giorni di maggiore presenza nelle strade. Faremo screening ematici per la prevenzione dell’infezione HIV e forniremo informazioni sulle patologie connesse ai consumi di droghe, ma soprattutto ascolteremo e proveremo a decodificare i bisogni dei ragazzi”.
L’iniziativa, che fa parte del progetto “In & Out” sull’assistenza transculturale alle persone che consumano sostanze (PSN, Piano Sanitario Nazionale 2012).
“Il camper – ha spiegato Giorgio Serio, direttore del dipartimento Salute Mentale dell’Asp di Palermo – è l’estensione di un servizio che va nei luoghi dove la gente consuma e dove si mettono in atto una serie di comportamenti a rischio che minacciano la salute. La presenza di operatori a bordo di un mezzo ‘simpatico’ ed attraente, può avvicinare di più gli utenti ai servizi. Il progetto vede coinvolte istituzioni come Asp, Comune e servizio 118, ma soprattutto le Associazioni che operano nel territorio”.
Il progetto grafico del camper è stato curato dagli studenti dei licei artistici palermitani Damiano Almeyda e Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara.