L’alieno Ray aiuterà i nostri bambini a proteggersi dal melanoma
«Le scottature prese nell’infanzia e nell’adolescenza – afferma Paola Queirolo, Responsabile DMT Melanoma e Tumori cutanei, IRCCS-AOU San Martino-IST di Genova –sono pericolosissime. Secondo le evidenze di uno studio condotto nel 2000-2002 in Italia, i nostri bambini sono molto esposti al sole e sono anche poco protetti, con la conseguenza che spesso riportano scottature».
Per questo motivo l’IMI (Intergruppo Melanoma Italiano) ha deciso di promuovere la campagna “Il Sole per amico” realizzata con il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e resa possibile grazie ad un’erogazione di Merck & Co.
«L’obiettivo è far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati ad una non corretta esposizione coinvolgendo, in particolare, i bambini in età scolare e le loro famiglie. La partenza della campagna in Sicilia è stata accolta con un entusiasmo notevole rispetto alle altre regioni. Infatti in pochissimi giorni hanno aderito 70 scuole su tutto il territorio e grazie all’aiuto dei dermatologi e degli specialisti dell’Imi inizieremo a gennaio il percorso formativo in tutte queste scuole».
Sarà il simpatico Rey un alieno catapultato sulla spiaggia da un’astrobolla solare che attraverso un cartoon insegnerà ai più piccoli il modo giusto di prendere il sole e proteggere la propria pelle. I bambini incontreranno a scuola dermatologi e oncologi che, insieme agli insegnanti coadiuvati da strumenti didattici, insegneranno loro a prevenire i melanomi che – come afferma Paola Queirolo che è anche Presidente IMI e Responsabile DMT Melanoma – «un tempo era un tumore raro ed invece, negli ultimi 15 anni, il numero dei casi di melanoma è praticamente raddoppiato».
E la Sicilia ha aderito alla prevenzione primaria del melanoma coinvolgendo le scuole elementari siciliane scelte così per ospitare la prima tappa dell’edizione 2016-2017 del progetto educazionale di prevenzione primaria nell’ambito della campagna “Il Sole per amico”, promossa da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – AIOM e della Regione Siciliana, resa possibile grazie ad un’erogazione di Merck & Co., per il tramite della sua consociata italiana MSD.
«La prevenzione – dice Barbara Evola, assessore alla Scuola e Redaltà dell’infanzia del Comune di Palermo – è fondamentale ed è uno dei punti più importanti di Palermo città educativa e questa iniziativa rientra perfettamente negli obiettivi che ci siamo proposti».
«Garantiamo il nostro impegno costante e il sostegno alle scuole. – sottolinea la professoressa Patrizia Fasulo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia – con l’obiettivo di trasmettere l’educazione e la conoscenza propedeutica all’adozione di comportamenti salutari per una corretta esposizione ai raggi solari».
In Italia sono oltre 100.000 le persone colpite e oltre 10.000 i nuovi casi ogni anno. I bambini sono la fascia di popolazione più a rischio per il melanoma, perché le scottature prese nell’infanzia sono un importante fattore di rischio in quanto la pelle “memorizza” il danno ricevuto e può innescare il processo patologico anche a diversi anni di distanza. Le campagne di prevenzione primaria oltre a educare su come prendere il sole in maniera corretta, possono essere mirate a specifiche fasce di popolazione a maggior rischio come quella infantile e adolescenziale. Ed è fondamentale promuovere un’adeguata sensibilizzazione nei bambini e in tutti coloro che ruotano attorno al mondo dell’infanzia. È nell’infanzia, infatti, che la conoscenza del problema innesca ‘buoni’ comportamenti, che sono le uniche armi efficaci per attuare una vera prevenzione primaria e ridurre l’insorgenza del melanoma.
«La Regione Siciliana – commenta l’assessore regionale della Salute, Baldo Gucciardi – è impegnata, da un lato, a proseguire le politiche che guardano, a livello territoriale, all’incremento delle azioni relative alla prevenzione primaria, come l’educazione sanitaria, mirando alla precoce tempistica della diagnosi e, dall’altro, a rafforzare le campagne d’informazione, non solo a livello sanitario. Campagne come “Il Sole per Amico”, promossa dall’IMI, insieme al Ministero dell’Istruzione, servono a sensibilizzare la popolazione sulla pericolosità del “neo che cambia».
«Iniziative come questa – dichiara Ignazio Tozzo, Dirigente Generale del Dipartimento Attività Sanitaria e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana – che si pongono in coerenza con le azioni del Piano di Prevenzione Regionale».
«Sapere come prevenire le scottature solari ed essere in grado di attuare comportamenti protettivi al sole può fornire ai bambini – sottolinea Ignazio Stanganelli, Professore Associato di Clinica Dermatologica all’Università degli Studi di Parma e Responsabile del Centro di Dermatologia Oncologica IRST Romagna – un senso di autocontrollo rispetto al loro benessere e un aiuto a mettere in pratica degli accorgimenti che hanno un effetto sia immediato che tardivo. L’educazione dei bambini può, inoltre, tradursi in un messaggio che può influenzare positivamente anche il comportamento degli adulti nell’ambito familiare».
«Pochi altri tumori – afferma Paola Queirolo, Presidente IMI e Responsabile DMT Melanoma – possono essere contrastati efficacemente come il melanoma attraverso la prevenzione primaria, basata sulla corretta esposizione al sole, e la prevenzione secondaria, con l’autoesame della pelle per diagnosticare precocemente la malattia».
Le terapie farmacologiche
«In anni recenti le possibilità di trattamento del melanoma sono molto cambiate, abbiamo farmaci che rispetto ai tradizionali chemioterapici sono in grado di prolungare la sopravvivenza in modo significativo. Mi riferisco alle terapie a bersaglio molecolare che inibiscono specifiche mutazioni geniche del tumore, come la mutazione BRAF che si trova nel 50% dei melanomi in stadio avanzato. Da qualche anno la ricerca oncologica si è orientata verso la cosiddetta immuno-terapia oncologica che sfrutta le difese immunitarie dell’organismo per combattere le cellule tumorali. La novità più importante – aggiunge Paola Queirolo – è rappresentata da una nuova classe di farmaci, gli anticorpi immunomodulanti anti-PD-1. Questi immunoterapici agiscono sul sistema immunitario rinforzando e sbloccando i check point immunologici, veri e propri freni sulle cellule linfocitarie che impediscono al linfocita di svolgere la sua attività difensiva».
Arianna Zito