“Amorù”, nasce a Palermo nuova rete antiviolenza
Palermo – In Italia sono 7 milioni le vittime di violenza fisica o sessuale e, anche se ogni anno almeno 100 donne vengono assassinate dal proprio partner o ex compagno, il 90% di casi non viene denunciato.
Ecco il perché la Fondazione con il Sud ha voluto mettere in campo un’azione di contrasto al fenomeno nel Meridione con il “Bando Donne” che sosterrà con 2 milioni di euro 9 progetti.
Unico in Sicilia tra i nove selezionati in tutto il Sud Italia è il progetto “Amorù – Rete Territoriale Antiviolenza – Troppo Amore Uccide”, promosso dall’ Organizzazione Umanitaria Internazionale LIFE and LIFE (LaL), ente capofila, e sostenuto da Fondazione con il Sud, che verrà presentato alle 10 di lunedì 22 ottobre nella Sala Consiliare di Palazzo delle Aquile.
Un’occasione per presentare la ricca rete di partner che lo costituisce e che, attraverso una costante sinergia con il territorio, offrirà una presa in carico globale della donna vittima di violenza e dei minori che assistono agli abusi, intervenendo nei territori dell’area est della provincia di Palermo attraverso una serie di azioni concrete volte a prendere in carico a 360 gradi la donna in tute le fasi della sua sofferenza.
A portare i saluti, lunedì 22, saranno Giuseppe Mattina, assessore alla Cittadinanza Solidale del Comune di Palermo; Paolo Caracausi, consigliere comunale della III Commissione – Comune di Palermo; Arif Hossain, presidente LIFE and LIFE.
La presentazione del Progetto “Amorù” sarà affidato alla coordinatrice, Giacoma Brancato, mentre Liliana Pitarresi, coordinatrice della “Rete Antiviolenza”, illustrerà tutte le azioni che saranno messe in atto, introducendo i diversi partner coinvolti.
Renderanno ancora più concreto il senso di un progetto di tale portata le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle violenze e abusi, ma anche di chi combatte attraverso la cultura questo fenomeno. Nello specifico parleranno: Sefa Akter, mediatrice culturale, originaria del Bangladesh, socia “LIFE and LIFE”, e alcune donne algerine del Progetto europeo “AMINA – Les Femmes Leaders dans la Gouvernance de la Société Civile Algérienne”, attualmente in corso a Palermo.
I lavori si concluderanno con la firma del protocollo con i portatori di interesse e le istituzioni dei comuni coinvolti.