I bambini diabetici siciliani potrebbero misurarsi la glicemia senza fastidiose punture!

In evidenza

Noi viviamo il diabete tutti i giorni nelle nostre famiglie, tutta la famiglia diventa diabetica”.

fabio-badalaFabio Badalà ha una bimba con il diabete, Aurora. Lui è il Presidente dell’Associazione per l’Aiuto ai bambini e giovani con diabete Sicilia(A.G.D.). “Purtroppo – dice- si parla più spesso di diabete di tipo 2 che di tipo 1. Il diabete, in particolare quello di tipo 1, colpisce anche i bambini che, insieme ai loro genitori, devono affrontare molte sfide nella vita quotidiana mentre si prendono cura di questa complessa patologia. Evitare loro problemi e complicanze significa investire nel futuro e in prospettiva ridurre anche i costi per il servizio sanitario”.

Oggi nella giornata mondiale del diabete a Palermo si è discusso dell’impatto del diabete, della prevenzione e dell’autocontrollo glicemico durante il convegno “Occhi sul Diabete” promosso dalla Federazione Diabete Sicilia, con il supporto incondizionato di Abbott, per fare un punto su una malattia a forte impatto e una valutazione delle risorse economiche per preservare la salute dei cittadini e garantire l’accesso all’innovazione.

Il diabete mellito – afferma Carla Giordano, Presidente Società Italiana di Diabetologia (SID Sicilia), Professore di Endocrinologia, Primario U.O.C. di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, A.O.U.P. Paolo Giaccone, Università degli Studi di Palermo – è una malattia cronica complessa che richiede continui e molteplici interventi sui livelli glicemici e sui fattori di rischio cardiovascolare, finalizzati alla prevenzione delle complicanze. In Italia, ogni 2 minuti, una persona riceve la diagnosi di diabete ed ogni 20 minuti una persona muore a causa del diabete. Per evitare o ridurre questi numeri servono consapevolezza, impegno personale nella cura, strutture specialistiche diabetologiche ed infine, forse più importante, ricerca in tema di diabete. È fondamentale, inoltre, la prevenzione, perché ci sono tantissimi siciliani che non sanno di avere il diabete, e un’attività educativa della persona già diagnosticata, finalizzata all’acquisizione delle nozioni necessarie a una corretta autogestione della malattia. L’efficacia dell’insieme di questi interventi nel migliorare gli esiti della malattia è sostenuta da numerose prove scientifiche”.

In Sicilia

il 6% della popolazione soffre di diabete e degli oltre 300.000 diabetici siciliani diagnosticati, la metà presenta almeno una complicanza come ipertensione, coronaropatia, neuropatia, insufficienza renale, disturbi oculari. Fondamentali la prevenzione, un adeguato trattamento e un autocontrollo puntuale per ridurre il rischio di gravi complicazioni, le ricadute sulla qualità della vita e l’elevato assorbimento di risorse.

“Il diabete esiste, bisogna curarlo, ma è anche fondamentale – sottolinea Michele Girone, Presidente Federazione Diabete Sicilia – impegnarsi in prima persona con un autocontrollo quotidiano, che ci consente di intervenire adeguatamente e tempestivamente sulla terapia, e una costante attività fisica, per evitare complicanze importanti che possono incidere sulla qualità della vita oltre che aumentare i costi diretti e indiretti della malattia. Un valido autocontrollo è l’unica chiave che permette alla persona con diabete, correttamente informata, di vivere una vita normale”.

Il diabete nei bambini

“Sono tanti i casi – afferma Francesca Cardella, Referente Regionale Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP Sicilia), Responsabile Diabetologia Pediatrica, Ospedale dei Bambini di Palermo – in cui i più piccoli rischiano la vita per le complicanze di questa malattia. La vera sfida consiste nel ridurre l’incidenza delle complicanze agendo sulla prevenzione, l’adozione di corretti stili di vita e una semplificazione della gestione della malattia. È necessario educare i più piccoli ad uno stile di vita sano, abituandoli a svolgere attività fisica in modo regolare e puntare su una corretta alimentazione”.

Per Alfonso La Loggia della Commissione Nazionale sul Diabete e Responsabile U.O.D. di Diabetologia e Obesità in età evolutiva – ASP di Caltanissetta: “La cura del diabete è cambiata perché si rivolge verso nuove frontiere attraverso l’integrazione tra l’ospedale e il territorio. Bisogna continuare ad offrire ai piccoli, servizi sempre più avanzati e integrati che pongono la nostra regione tra le più organizzate nel settore”.

Autocontrollo

vincenzo-provenzano-diabetologo“Probabilmente – annuncia Vincenzo Provenzano, Presidente Eletto Società Italiana Medici Diabetologi Ospedalieri (SIMDO Sicilia), Direttore U.O.C. di Diabetologia, P.O. Civico di Partinico – oggi che è la giornata mondiale del diabete per la Sicilia diventa quella giornata nella quale tutti i bambini e le persone con diabete, almeno quelli trattati con terapia insulinica, butteranno via la puntura del dito che fino ad oggi era la metodica per controllare le glicemie. Da domani, molto probabilmente l’assessore regionale alla Salute permetterà a questi ragazzini e alle loro famiglie di vivere una vita più serena dove non si dovranno più pungere le dita per fare il controllo della glicemia ma potranno fare tantissimi controlli, ad esempio uno ogni 5 minuti, in modo indolore.

La Regione Siciliana è stata la prima in Italia a sperimentare un sofisticato dispositivo (il FreeStyle Libre) su 100 pazienti: giovani con diabete di tipo 1, donne in gravidanza, diabetici di tipo 2 con necessità di più iniezioni di insulina al giorno. Da tutti i centri coinvolti nella sperimentazione, è stato osservato un forte miglioramento della qualità di vita del paziente, del controllo glicemico e, in particolare, di un parametro fondamentale: la variabilità glicemica, la verifica delle oscillazioni di iper e ipoglicemia. Ed io – aggiunge Vincenzo Provenzano – che ho coordinato il lavoro di questi 100 pazienti sono molto felice perchè diamo delle risposte concrete, perchè la qualità di vita di questi bambini e delle loro famiglie certamente migliorerà”.

Da qui la proposta all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi e alla Commissione Regionale Diabetologica, di destinare i fondi spesi per l’autocontrollo della glicemia nei soggetti insulino trattati, alla nuova metodologia.

Baldo-Gucciardi ass reg Salute Sicilia“Ci stiamo lavorando. Poter migliorare la qualità della vita di un bambino diabetico – afferma Baldo Gucciardi – credo che innanzitutto sia un dovere morale ancorché politico e istituzionale per l’assessore regionale alla Salute.

I tecnici – aggiunge l’assessore – mi dicono che si abbatteranno anche i costi. Ovviamente non sarà un fatto contestuale ma si abbatteranno in prospettiva. Naturalmente bisogna valutare e verificare innanzitutto la valenza tecnica delle nuove apparecchiature e questa è una valutazione che non può fare l’assessore ma che devono fare gli esperti e i clinici diabetologi che ogni giorno dedicano la propia vita e la propria capacità professionale alla cura e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti diabetici, a partire dai bambini”.

Come funziona questo dispositivo?

La lettura del livello di glucosio viene effettuata grazie ad un sensore che si applica sulla parte posteriore del braccio e che misura il glucosio nei fluidi intersiziali. Il sensore elimina la necessità delle periodiche punture sul dito ed è progettato per rimanere applicato al corpo fino a 14 giorni. Inoltre, non è necessaria alcuna calibrazione con puntura del dito, una differenza sostanziale rispetto agli attuali sistemi di monitoraggio continuo della glicemia.

“Questo sensorino – spiega Vincenzo Provenzano –  scarica le glicemie in un telefonino. Non soltanto il bambino vedrà il proprio livello di glicemia ma la madre anche da casa mentre, ad esempio, il bambino si trova a scuola potrà leggere la glicemia del figlio, così come pure l’insegnante del bambino”.

“L’automonitoraggio della glicemia – dice Giacomo Trapani, Presidente A.D.A. Associazione Diabetici Alcamese e Consigliere Nazionale F.A.N.D – è considerato un elemento chiave della strategia assistenziale in quanto un buon controllo della glicemia è in grado di ridurre in maniera sostanziale il numero delle complicanze, limitare i costi della malattia e migliorare la qualità della vita”.

Stampa la pagina
Condividi l'articolo su

2 comments

  • Salve a tutti sono mamma di un bimbo diabetico che ha esordito giusto un anno fa’ devo dire grazie ad abbott e al Free Style che permette al mio piccolo di vivere questa patologia con più libertà grazie al sensore riusciamo a gestire il diabete molto meglio lo controlliamo tutte le volte che vogliamo di giorno e di notte ma la cosa bella e vedere l’andamento glicemico che ti permette di evitare ipoglicemia o iper , mio figlio e noi non ne possiamo fare a meno come mamma con il Free Style mi sento più serena perché tramite lui riesco a vedere meglio e a prevenire quando necessario . E’ un grosso sacrificio economico spero che presto la regione Sicilia si renda conto che rendere prescrivibile il Free Style significa spendere meno soldi perché di fatto il costo dei sensori e inferiore a quello delle striscie. Saluti

Lascia un commento