Centro Amazzone, al via il programma delle attività scientifiche e culturali
Palermo – Il Centro Amazzone, nella nuova sede dell’ex Convento dello Spirito Santo al Monte di Pietà, assegnata dal Comune all’associazione Arlenika onlus, lancia il programma delle attività sociali, culturali e artistiche rivolte non solo alle donne nel percorso di lotta contro il cancro al seno, ma a tutta la città.
Le attività traggono ispirazione dai tre elementi portanti del Progetto Amazzone partito nel lontano 1996: mito, scienza e teatro. Ricomincia un nuovo viaggio umano ed artistico sorretto da una progettualità intensa e da ulteriori spinte innovative. Dai programmi di prevenzione e sostegno alle donne operate di cancro al seno alle iniziative scientifiche e teatrali, il Centro disegna un nuovo rapporto con la città e con le Istituzioni, sempre in un contesto di relazioni nazionali ed internazionali.
“È un progetto – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – che parte da un organo, il seno, e da una malattia, il cancro. Ma fin dall’inizio ha avuto l’intuizione di collegare l’attenzione per l’organo al mito, alla scienza, al teatro, coinvolgendo tutte le istituzioni della città e i protagonisti di questo quartiere”.
“Accogliamo con entusiasmo – ha dichiarato l’assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina – la richiesta del progetto Amazzone di essere inserito all’interno delle opportunità che il Comune sta offrendo e di mettere in rete per tutti i cittadini di Palermo le attività di prevenzione, culturali e di sostegno psicologico delle donne che vivono in questa città, non soltanto di quelle che si rivolgono direttamente al centro, ma anche delle donne che vivono nei quartieri periferici”.
“Il Centro Amazzone è – ha dichiarato l’assessore alla Riqualificazione urbana, Emilio Arcuri – uno splendido esempio di buona pratica”.
Già in funzione le visite senologiche, le consulenze sull’alimentazione e il Progetto Lea (consulenza psicologica) che rientrano in una rete di collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche. E poi tanto teatro e programmi mirati alla valorizzazione poetica del corpo. In particolare il laboratorio teatrale “Teatro Studio/Attrice Non” sarà articolato in programmi mensili a tema: movimento con Silvia Giuffrè, voce e canto con Miriam Palma, scrittura e drammaturgia con Lina Prosa, narrazione e improvvisazione con Claudia Puglisi. Uno spazio particolare dal titolo “Fuori confine. Palcoscenico multiculturale” a cura di Claudia Brunetto, sarà dato alle culture multietniche che si respirano a Palermo. Il cuore del percorso di quest’anno è il progetto teatrale “Il corpo in fuga”, a cura di Migrateatro, movimento umano e artistico creato da Lina Prosa. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università di Pavia, del Museo Archeologico “Salinas” di Palermo e del Teatro Biondo di Palermo: laboratori periodici aperti a tutti con il contributo creativo di artisti internazionali.
Il lavoro si basa su tracce di ricerca drammaturgiche ed espressive che con sguardo contemporaneo riformulano il destino del corpo attraverso le sue limitazioni e le sue passioni (violenza, sfruttamento, emigrazione, malattia), tenendo conto della memoria del mondo antico e della urgenza di rivalutare poeticamente e miticamente il presente. Il testo di riferimento è “Supplici” di Eschilo. Il progetto si avvarrà di molteplici contributi di artisti del mondo teatrale e delle arti visive.
Un servizio permanente di informazione e prenotazione è attivo con il numero 091 7407357 (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13)