Commissione Sanità all’ARS. Integrazione socio-sanitaria, avviato l’esame
Avviato in commissione Sanità all’Assemblea Regionale Siciliana l’esame del decreto di Integrazione sociosanitaria, proposto dall’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi e dall’assessore alla Famiglia e Politiche sociali, Gianluca Miccichè.
“Integrare l’assistenza sanitaria e l’assistenza sociale significa – ha detto il presidente della commissione Sanità, Pippo Digiacomo – migliorare la qualità di vita di migliaia di pazienti in Sicilia, ottenere un risparmio di spesa grazie all’eliminazione di servizi superflui o ‘ripetuti’, ridurre e ottimizzare i tempi e la qualità degli interventi.
Fin dall’inizio dell’iter parlamentare di questo decreto ho lavorato per arrivare all’approvazione di quello che può rappresentare un provvedimento innovativo, in grado di far fare un balzo in avanti alla Sicilia in questo ambito. La commissione – ha aggiunto Digiacomo – continuerà a lavorare speditamente, l’obiettivo è esitare quello che sarà il primo decreto di questo tipo entro la sessione estiva”.
“Le scelte che facciamo incidono profondamente nella vita di moltissime famiglie della nostra regione – ha detto Gucciardi, intervenendo in commissione – penso ad esempio a molti soggetti autistici o alcolisti o con disturbi alimentari: un intervento mirato e rapido può facilitare e ottimizzare il recupero di queste persone che altrimenti rischierebbero di ‘perdersi’ nel percorso parallelo di assistenza sociale da un lato e sanitaria dall’altro. Integrare i servizi sanitari e quelli sociali vuol dire migliorare la qualità dell’offerta sanitaria completandola con quella sociale, che mira all’inclusione nella società e in ambito lavorativo di cittadini affetti da patologie e recuperati pienamente”.
L’assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Miccichè ha ricordato che l’importanza del confronto con le associazioni e le strutture coinvolte dagli interventi ‘congiunti’ che verranno attivati con il decreto.
“Servirà il massimo impegno degli uffici dei due assessorati – ha sottolineato – e di tutte le strutture interessate: dovremo riorganizzare completamente la rete di monitoraggio e di assistenza. Proprio per questo, soprattutto nella fase di avvio, sarà fondamentale ‘ascoltare’ le indicazioni che arriveranno dal territorio. Abbiamo voluto dare particolare attenzioni agli aspetti legati all’inclusione socio-lavorativa dei soggetti affetti da disabilità mentali – ha concluso Miccichè – attraverso il sostengo all’impiego ‘IPS’, all’integrazione sociale ‘tipo B’ ed al servizio di integrazione lavorativa”.