Corsa ai saldi invernali. Reale desiderio di risparmio o gratificazione emotiva?

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Le file all’ingresso dei negozi non sono più quelle di qualche anno fa ma, nonostante la crisi, la frenesia della corsa all’acquisto in tempi di saldi è sempre “di moda”. Ma si è attratti da offerte convenienti e sconti imperdibili o si tratta dello “shopping compulsivo”, una vera e propria patologia che colpisce soprattutto le donne.

A fornire una dimensione del disturbo psichiatrico, che è stato descritto per la prima volta dai neurologi a inizio ‘900 e che è diventato oggetto anche di uno studio dell’Iowa University, è lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, secondo cui all’origine del problema c’è un costante bisogno di gratificazione emotiva, riversata nell’acquisto spasmodico.

«Esiste una vera e propria patologia legata allo shopping – afferma lo psichiatra Michele Cucchi –. È identificata dalla incapacità di scegliere di non comprare. Quindi le persone che soffrono di tale disagio un po’ come gli alcolisti, un po’ come i giocatori d’azzardo, non possono fare a meno di comprare. Seppur reputino il comportamento del tutto disfunzionale, alla fine non riescono a sottrarsi. Il meccanismo che lega tutti noi allo shopping “compulsivo”, ovvero quello patologico, è la gratificazione emotiva di cui abbiamo bisogno costantemente, appagamento che può derivare anche da varie forme di coccole, fra cui il cibo, l’acquisto di un vestito o di un oggetto per cui sviluppiamo il desiderio che poi appunto soddisfiamo. La cosa in sé è fisiologica, normale, fino a che manteniamo la facoltà di scegliere. Quando le nostre giornate vengono scandite dall’acquisto come unica forma di gratificazione a quel punto è evidente il problema».

Lo psichiatra analizza a fondo poi le cause che possono portare a soffrire di shopping compulsivo: «Esiste ormai una vista letteratura scientifica sull’argomento, dove gli esperti legano questo problema ad altri disturbi, fra cui il disturbo ossessivo compulsivo e le dipendete tradizionali, come alcool etc. È un disturbo subdolo perché spesso non ci rendiamo conto che sta incalzando nella nostra vita, non paghiamo un prezzo fino a che non ci mette in difficoltà economiche serie. È invece evidente il problema emotivo anche molto prima del problema economico: manca la felicità la soddisfazione, si vive in apnea fra regole e aspettative sociali, sono persone con un forte senso di precarietà e di sfiducia in sé».

Ecco infine i 4 consigli dello psichiatra Michele Cucchi per non farsi sconfiggere dallo shopping compulsivo e vivere con serenità i saldi:

 

  1. GODITI I PICCOLI MOMENTI

Imparare a gratificarsi sempre nelle giornate, concedendosi piccole coccole in varie forme, ci aiuterà a ritrovare un equilibrio con una parte di noi che esiste e va rispettata e, soprattutto, ascoltata.

 

  1. FACCIAMOCI UNA DOMANDA E DIAMOCI UNA RISPOSTA

Porsi sempre la domanda “Le cose che faccio e che mi pesano potrei farle diversamente?” o “È proprio quello che voglio o è qualcosa che sto subendo?” Abbiamo sempre una alternativa e spesso ci costringiamo a fare cose che alla fine non ci rendono felici.

 

  1. IL PRIMO PASSO È PIACERSI

Dobbiamo imparare a piacerci, non siamo perfetti e spesso le nostre aspettative devono essere viste come opportunità e non come esami da centrare, come stimoli alla crescita, non sentiamoci sbagliati perché non otteniamo ciò che gli status sociali ci impongono. Apprezziamoci anche con i nostri difetti.

 

  1. AFFRONTA LE TUE PAURE

Non evitiamo le nostre paure ma guardiamole dritte negli occhi: questo ci farà sentire molto più forti. Non cadiamo nella tentazione di mentire a noi stessi nascondendoci le nostre fragilità, sarebbe solo l’ennesimo autogol.

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