“Cuore e diabete: verso un Pdta condiviso”
Cardiologi e diabetologi siciliani insieme per affrontare nuove sfide terapeutiche e assistenziali.
È tutto pronto per il primo congresso congiunto “Cuore e diabete: verso un Pdta condiviso” che si svolgerà martedì 21 maggio a Palermo, nelle sale del Mondello Palace Hotel, e giovedì 23 maggio ad Aci Castello, nel Catanese, al Grand Hotel Baia Verde. L’evento scientifico vede lavorare in sinergia la Simdo, Società italiana metabolismo diabete e obesità, e l’Anmco, Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, che insieme faranno il punto su nuove linee guida e modalità di terapia anche nella gestione integrata dei pazienti con diabete, spesso colpiti contestualmente da patologie cardiache.
Responsabili scientifici delle due giornate sono: Vincenzo Provenzano, presidente nazionale della Simdo e direttore dell’Uoc di Diabetologia dell’ospedale Civico di Partinico; Giovanna Geraci, presidente regionale dell’Anmco, in servizio nel reparto di Cardiologia degli Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, e Giovanni M. Polizzi, direttore dell’Uoc di Cardiologia dell’Ospedale Civico di Partinico. “Noi spesso consideriamo il diabete come equivalente ischemico – spiega Provenzano – cioè ai fini della prognosi, essere diabetico in quanto tale è come avere avuto un infarto. Questo è un dato di fatto importantissimo che ci allarma, ma ci conforta però la presenza di farmaci innovativi che da circa quattro-cinque anni, fanno diminuire la mortalità, gli infarti e lo scompenso cardiaco. Per questo – prosegue il diabetologo – li congresso vedrà la presenza di tanti diabetologi e cardiologi siciliani a illustrare queste nuove terapie, nell’ottica di un obiettivo che vogliamo fortemente: ovvero, la Regione Siciliana deve dotarsi di un PDTA, percorso diagnostico terapeutico assistenziale di cardio-diabete, che consenta di scegliere la migliore terapia possibile per tutti i pazienti”.
Dello stesso avviso anche la cardiologa Giovanna Geraci, che aggiunge: “Nelle nostre cardiologie i pazienti sono sempre più affetti da diabete, circa il 30 per cento dei pazienti ricoverati in unità coronarica è anche affetto da diabete. Specularmente i pazienti diabetici muoiono prevalentemente per motivi cardiologici, quindi le due malattie sono strettamente correlate e oggi abbiamo la possibilità di usare due classi di farmaci che al di là di quanto siano efficaci nel controllare la glicemia, sono fondamentali perché danno benefici sulla prognosi degli eventi cardiovascolari”. “Nel corso del congresso – conclude Giovanni M. Polizzi – illustreremo documenti, linee guida, working group, position paper, delle società diabetologiche e cardiologiche che ci chiedono di implementare e diffondere le conoscenze su queste tematiche, così da impattare positivamente sui processi cardiovascolari dei pazienti con diabete”.