Dalla dieta Mima Digiuno una speranza di cura per il diabete

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Cicli di Dieta Mima Digiuno riconducono le cellule pancreatiche ad uno stato simile a quello embrionale ripristinando la produzione di insulina.

A stabilirlo è stato uno studio condotto da Valter Longo, lo scienziato che lavora tra l’University of Southern California di Los Angeles e l’IFOM di Milano. I risultati di questa ricerca aprono dunque prospettive concrete per la cura di patologie croniche come il diabete o di tumore al pancreas, uno dei big killer più temibili.

La nuova ricerca, pubblicata sulla prestigiosa testata scientifica Cell, spiega come riprogrammare le cellule adulte ad uno stato che si osserva solo negli stadi precoci dello sviluppo nei mammiferi e utilizzarle per invertire il diabete.

Secondo lo studio condotto da Valter Longo la DMD (la dieta che mima il digiuno) promuove la crescita di nuove cellule pancreatiche che producono insulina riducendo i sintomi del diabete di tipo 1 e tipo 2 nei topi.

Valter Longo

Per decenni gli scienziati hanno ricercato metodi per riprogrammare le cellule adulte umane e gli organi in modo da poter attivare programmi coordinati simili a quelli embrionali in grado di sostituire le cellule danneggiate con altre nuove e funzionanti. Afferma Longo: «Alternare ciclicamente una dieta che mima il digiuno con una normale ha essenzialmente riprogrammato le cellule che non producono insulina in cellule che producono insulina. Attivando la rigenerazione delle cellule pancreatiche, siamo stati in grado di migliorare lo stato di salute dei topi affetti da diabete di Tipo 1 e Tipo 2 in stadio avanzato e anche di riattivare la produzione di insulina nelle cellule pancreatiche umane da pazienti con diabete di tipo 1».

Lo studio pubblicato il 23 Febbraio nella rivista Cell, è l’ultimo di una serie di ricerche che dimostrano i promettenti vantaggi sulla salute della DMD, una dieta breve che mima gli effetti del digiuno con solo acqua.

Invertire la resistenza e l’impoverimento di insulina

Nel diabete di tipo 1 e tipo 2, il pancreas perde le cellule beta che producono insulina, portando ad aumento dell’instabilità dei livelli di zucchero nel sangue. Lo studio ha dimostrato una notevole inversione del diabete in topi sottoposti a DMD per quattro giorni ogni settimana. I topi – anche in stadio di malattia avanzato – hanno ripristinato la produzione di insulina normale, ridotto la resistenza ad insulina e presentato livelli di glucosio nel sangue più stabili.

La ricerca ha rivelato che geni normalmente attivi nel pancreas in fase di sviluppo di topi allo stadio embrionale si riattivano nei topi adulti diabetici durante l’alternanza di cicli di DMD e dieta normale. Questo aumenta la produzione di una proteina implicata nello sviluppo delle cellule endocrine pancreatiche, la neurogenina-3 (Ngn3), e di conseguenza, promuove la creazione di nuove cellule beta sane che producono insulina.

I ricercatori hanno simulato il diabete di tipo 1 nei topi somministrando dosi elevate di streptozotocina – molecola che uccide le cellule b che producono insulina – e hanno studiato topi con diabete di tipo 2, con mutazione in Lepr, il  gene dell’insulina, caratterizzati da resistenza ad insulina e da eventuale perdita di produzione di insulina. Entrambi i tipi di diabete sono stati invertiti dai cicli  di DMD.

Fasi successive: studio clinico

Longo e il suo gruppo hanno quindi esaminato anche cellule pancreatiche in coltura da donatori umani e hanno scoperto che, nelle cellule da pazienti con diabete di tipo 1, i nutrienti che imitano il digiuno aumentavano anche l’espressione della proteina Ngn3 e la produzione di insulina. I risultati suggeriscono che una dieta che simuli il digiuno possa alleviare il diabete negli esseri umani.

Una quantità crescente di evidenze indica che la DMD sia vantaggiosa in diversi contesti patologici. La scorsa settimana, uno studio pubblicato dallo stesso gruppo in Science Translational Medicine ha dimostrato che la DMD riduce il rischio di cancro, diabete, malattia cardiologica e altre malattie legate all’invecchiamento in un trial clinico effettuato su 100 pazienti che avevano seguito la DMD per soli cinque giorni ogni  tre mesi. Studi precedenti sulla dieta hanno dimostrato di poter potenzialmente alleviare i sintomi della sclerosi multipla, aumentare l’efficienza della chemioterapia per i trattamenti di cancro, e ridurre il grasso viscerale.

«Queste scoperte – ha detto Longo – giustificano uno studio più ampio sull’uso della DMD per il trattamento di pazienti diabetici umani. Ci auguriamo che un giorno le persone affette da diabete possano essere trattate clinicamente con una DMD per alcuni giorni al mese, mantenendo una dieta normale per il resto del tempo e osservare risultati positivi nella capacità di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue sia attraverso la produzione di livelli di insulina normali che migliorando la funzione dell’insulina. Uno dei nostri obiettivi per applicare questa scoperta alla ricerca sul cancro – conclude Longo –   è quello di capire se i cicli di DMD sono in grado di eliminare le cellule danneggiate da chemioterapia o da nuove terapie oncologiche e stimolare la riprogrammazione per rigenerare i tessuti e gli organi danneggiati».

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