Emergenza-urgenza, a Messina il congresso SIMEU

In pillole

Messina – L’importanza delle reti tempo-dipendenti (infarto miocardico acuto, ictus/stroke, trauma, etc.), le problematiche di organizzazione dei pronto soccorso ed i programmi di defibrillazione pubblica territoriale (città cardio-protette), saranno al centro della due giorni del XV congresso SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza) Sicilia, che si svolgerà dal 26 al 27 ottobre, a Messina, presso il Centro congressi dell’A.O.U. Policlinico “G. Martino”.

Antonio Giovanni Versace, presidente SIMEU Sicilia, componente del “Gruppo di supporto dell’Assessore Regionale alla Salute per il coordinamento unico per l’emergenza sanitaria”, Clemente Giuffrida, coordinatore per le Regioni del Consiglio Nazionale SIMEU e direttore “Medicina e Chirurgia D’Accettazione e D’urgenza” IRCCS Piemonte di Messina, Antonino Saitta, direttore della Scuola di specializzazione di Medicina Interna sono, rispettivamente, anche presidente, direttore scientifico e presidente onorario del congresso.

L’associazione “Progetto Cuore-Una scossa per la vita”, fondata dallo stesso Versace, in occasione di questa 3° edizione del meeting delle giornate dello Stretto, donerà alla città di Messina 4 defibrillatori, che saranno così distribuiti: 1 a Piazza Cairoli; 1 al Rettorato; uno al collegio S. Ignazio ed uno alla squadra di basket “Fortitudo Messina”. L’installazione diffusa dei defibrillatori esterni semiautomatici, cosiddetti “DAE” che, se collocati ogni 150 metri sul territorio, garantiscono al paziente una sopravvivenza di 4 volte superiore, rappresenta il gold standard dei progetti di best practice volti ad assicurare a chi viene colpito da arresto cardiaco improvviso una chance maggiore di sopravvivenza (fino al 60%), considerato che per ogni minuto che passa si perde il 10% della possibilità di salvare la persona: da qui l’importanza delle cosiddette città cardio-protette.

“Dae poco utilizzati”
Antonio Giovanni Versace

“Oltre l’80% dei decessi – evidenzia Antonio Versace – avviene lontano da ospedali e nel 65% dei casi l’arresto cardiaco colpisce in presenza di altre persone. Dopo 5 minuti di tempo, le possibilità di salvezza scendono al 50%. In atto, il tasso di sopravvivenza è solamente del 2%”. Ciò nonostante, i DAE che analizzano il ritmo cardiaco e determinano, con un margine d’errore inferiore allo 0,1%, la necessità di erogare uno shock, sono ancora poco utilizzati nel nostro Paese, dove, annualmente, sono 70.000 le persone colpite da arresto cardiaco e la morte improvvisa di giovani uomini, al di sotto dei 45 anni, riguarda circa 300 persone ogni anno.

Mentre sulle condizioni dei pronto soccorso, Versace e Giuffrida, ricordano che: “Secondo un’indagine SIMEU, dal 1 marzo al 30 aprile 2017, su un campione di 218 PS, pari al 33% di quelli presenti in Italia (667), in 2  su 3 (63%), si è verificata almeno un’aggressione fisica. Nel 2018, la situazione è peggiorata in tutte le regioni e nel 50% dei casi le aggressioni si sono verificate dove il sovraffollamento è più intenso”.

Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, Giuseppe Laganga, commissario straordinario del Policlinico di Messina “G. Martino” e Ferdinando Croce, capo della Segreteria Tecnica dell’assessorato regionale alla Salute. La cerimonia inaugurativa, prevista per giorno 26 ottobre, alle ore 19.30,  presso il Teatro Vittorio Emanuele (Sala Sinopoli) di Messina, vedrà una tavola rotonda, che sarà moderata dalla giornalista di RTP, Marina Bottari a cui parteciperanno, oltre a Giuffrida e a Versace, Vincenzo Natale, presidente SIMEU Calabria e direttore Dipartimento Emergenza-  Urgenza ASP di Vibo Valentia; Marcello Longo, ordinario di Neuroradiologia dell’Università di Messina, direttore UOC di “Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina, e Scipione Carerj, associato di Malattie Cardiovascolari dell’ateneo messinese e direttore dell’U.O.S.D. di “Diagnostica Cardiovascolare Strumentale non Invasiva” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina.

 

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