Gastroenterologia, la FISMAD apre a nuove associazioni e società scientifiche
Un tavolo di lavoro comune per migliorare il trattamento delle malattie dell’apparato digerente.
La Federazione Italiana delle Società Malattie Apparato Digerente (FISMAD), con il suo presidente, Maria Caterina Parodi, ha recentemente promosso, insieme ai presidenti delle tre società fondatrici Giuseppe Milazzo (Associazione italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti ospedalieri – AIGO), Luigi Pasquale (Società Italiana di Endoscopia Digestiva – SIED) e Domenico Alvaro (Società Italiana di Gastroenterologia – SIGE), un importante incontro a Roma tra le associazioni e le società scientifiche di gastroenterologia con l’obiettivo di riunire nella Federazione tutti gli specialisti che trattano le malattie dell’apparato digerente.
L’incontro ha visto la partecipazione delle più importanti realtà scientifiche ed associative della Gastroenterologia italiana.
“Sentivamo da tempo – ha dichiarato Maria Caterina Parodi, presidente della Federazione Italiana delle Società Malattie Apparato Digerente (FISMAD) – l’esigenza di integrare e valorizzare le attività in ambito gastroenterologico, superando la frammentazione di realtà ad oggi isolate. Con l’apertura della Federazione a nuove associazioni intendiamo sviluppare sempre di più un lavoro in rete sfruttando le sinergie esistenti tra le diverse società per poter incidere ancora più positivamente sulle politiche sanitarie e sulla loro attuazione.
Vogliamo aprire un confronto costruttivo con tutti i soggetti e lavorare insieme per dare risposte concrete alla domanda di salute in gastroenterologia e alla tutela dei diritti del cittadino con malattie digestive garantendo omogeneità delle cure gastroenterologiche nel nostro Paese. Grazie alla collaborazione e allo sforzo dei soci fondatori e di quelli che vorranno aderirvi la Federazione sarà in grado di esercitare un impatto maggiore sulle istituzioni sanitarie per sviluppare interventi concreti che possano da un lato, garantire tutela della salute del cittadino, dall’altro favorire la difesa e la promozione della disciplina”.