INSIDEOUTDIABETE, il primo percorso creato appositamente per aiutare i diabetologi

Benessere

Nasce per supportare i diabetologi che si trovano ad affrontare nuove paure, dubbi, ansie dei loro pazienti con diabete, tra i più a rischio durante la pandemia legata al virus SARS-CoV-2.

Parte oggi INSIDEOUTDIABETE, il percorso di counseling sviluppato da Novo Nordisk. Una serie di interviste doppie con lo psicologo Giuliano Caggiano e la diabetologa Cristina Bianchi – accompagnate da infografiche e articoli scaricabili dal sito www.insideoutdiabete.it – progettate per sviluppare nuove competenze e offrire alle domande dei pazienti diabetici risposte che coniughino scienza e gestione delle emozioni.

L’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo è causa di forte stress emotivo per tutti, ancora di più per le persone con malattie croniche, come il diabete, che hanno un rischio maggiore di sviluppare complicazioni. In questo momento, il ruolo del diabetologo assume ancora più importanza, non solo per la gestione della malattia ma come punto di riferimento e supporto per dubbi e paure al fine di mantenere i pazienti fiduciosi, motivati e aderenti alla terapia.

INSIDEOUTDIABETE è il primo percorso creato appositamente per aiutare il medico a comprendere le emozioni, i pensieri e le preoccupazioni che si celano dietro le domande fatte dai pazienti con una attenzione particolare al momento attuale di pandemia COVID-19. Nel corso di quattro appuntamenti online, partendo dall’esperienza di vita reale della diabetologa e dalle domande dei suoi pazienti, vengono affrontati con l’aiuto dello psicologo gli stati emozionali che vi sottendono e le diverse modalità di risposta anche tenendo conto di aspetti tecnologici, generazionali e legati ai canali di comunicazione possibili. Il sito www.insideoutdiabete.it raccoglie videointerviste, podcast, infografiche, articoli per un percorso che aiuta a comprendere il vissuto emotivo e costruire una efficace alleanza tra medico e paziente.

“In questo particolare momento i pazienti ci pongono tante domande di varia natura, dalla gestione della malattia, con le restrizioni in atto in tutto il Paese, ai rischi a cui sono esposti in quanto malati cronici. Riscontro anche molta preoccupazione da parte dei familiari dei pazienti più anziani, consapevoli del maggior rischio associato all’età e alla presenza di comorbidità e complicanze croniche del diabete”, afferma Cristina Bianchi, diabetologa presso la U.O. Malattie Metaboliche e Diabetologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. “Per queste richieste di aiuto noi diabetologi disponiamo di poche armi, cerchiamo di dare le indicazioni e rassicurazioni generali; il non poter effettuare le prestazioni ambulatoriali e l’interagire con i pazienti solo per telefono e mail complica ulteriormente un quadro già difficile”.

“In tutte le situazioni di emergenza, è necessario fornire il valore aggiunto dell’ascolto: considerare le emozioni dei pazienti, evitare frasi di circostanza, assumere atteggiamenti troppo razionali e sottovalutare le difficoltà soggettive legate alla situazione contingente. I medici in questo periodo dovrebbero trovare energie, tempo e disponibilità ai momenti di ascolto dei pazienti, integrando il grande impegno che già viene loro richiesto. Allo stesso tempo, è importante che sappiano gestire anche le proprie emozioni. Alcuni strumenti di questa campagna vanno proprio in questa direzione: dare supporto anche a loro”, commenta Giuliano Caggiano, psicologo e coach, membro dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.

Ma l’impegno di Novo Nordisk va oltre: supportare i diabetologi nell’acquisire strumenti cognitivi che siano loro alleati nel comprendere le emozioni e canalizzarle correttamente nella quotidianità in un momento di crisi.

“Nell’ambito del progetto INSIDEOUTDIABETE, abbiamo pensato di offrire supporto psicologico post-trauma al diabetologo”, evidenzia Drago Vuina, General Manager & Corporate Vice President di Novo Nordisk Italia. “I medici si trovano a fronteggiare i timori, le ansie, le paure e le preoccupazioni dei pazienti in una situazione emergenziale. Questo potrebbe portare a situazioni di grande stress e di transfert dove il medico si fa carico, anche inconsciamente, delle emozioni negative che riceve dal paziente. L’intento è quello di aiutare i medici, tramite il confronto con uno psicologo dedicato, ad affrontare tali situazioni per gestirle in maniera efficace”.

 

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