IRC, approvare subito la legge sui defibrillatori

Prevenzione

La rapida approvazione del disegno di legge sui defibrillatori che è discussione alla Commissione Igiene e sanità del Senato, dopo essere già stato approvato alla Camera nel luglio scorso.

È ciò che chiede l’Italian Resuscitation Council, associazione senza scopo di lucro impegnata in attività di ricerca medico-scientifica e formazione sulla rianimazione cardiopolmonare.

Il disegno di legge introduce elementi importanti che miglioreranno il primo soccorso come la tutela legale per i soccorritori (la gente comune che interviene in attesa dell’arrivo del personale medico), la formazione obbligatoria a scuola e la maggiore diffusione dei defibrillatori semiautomatici, DAE.

Andrea Scapigliati, presidente di Italian Resuscitation Council e ricercatore dell’Unità operativa di cardioanestesia e terapia intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, osserva: “Ogni anno in Italia sono 60.000 le vittime di arresto cardiaco, ma solo il 15% delle persone che assistono a un arresto cardiaco interviene per soccorrere la vittima e ciò accade perché i potenziali soccorritori non sono formati, non sanno riconoscere l’emergenza oppure non si sentono in grado di intervenire. Bisogna potenziare la formazione e renderla obbligatoria nelle scuole come prevede il disegno di legge in discussione al Senato di cui chiediamo subito l’approvazione”.

Per favorire la diffusione della “cultura” del primo soccorso IRC porterà avanti fino al 20 ottobre “VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare” giunta alla sua settima edizione: i medici e i volontari di IRC saranno impegnati in dimostrazioni di primo soccorso, aperte al pubblico, in oltre 20 città italiane – www.settimanaviva.it

Oggi, inoltre, è il “World Restart A Heart Day” cioè la giornata mondiale di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco patrocinata dall’Organizzazione Mondiale della Salute con iniziative in tutto il mondo.

Italian Resuscitation Council, che nell’ultimo anno ha organizzato 10.000 corsi BLSD (Basic Life Support/Defibrillation) formando oltre 120.000 persone, ha realizzato un manifesto in 10 punti per migliorare la risposta all’arresto cardiaco e salvare più vite:

  1. campagne di informazione e sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare
  2. insegnamento del primo soccorso in tutte le scuole
  3. abilitazione al BLSD per tutti i maturandi
  4. abilitazione al BLSD per chi consegue la patente di guida
  5. tutela legale per i soccorritori che usano il DAE per salvare una vita anche se non sono abilitati
  6. istituzione di un registro degli arresti cardiaci
  7. realizzazione di un censimento dei DAE
  8. presenza obbligatoria dei DAE in alcuni luoghi specifici (stazioni, aeroporti…),
  9. creazione di un’applicazione per cellulari per localizzare i DAE e i soccorritori più vicini,
  10. obbligo per il 118 di fornire istruzioni per effettuare il massaggio cardiaco e utilizzare il DAE.

Queste proposte (tutela legale per i soccorritori, formazione obbligatoria, maggiore diffusione dei DAE) sono state presentate da IRC in Commissione Affari Sociali alla Camera e molte di loro sono state inserite nel disegno di legge sulla diffusione dei defibrillatori approvato alla Camera e in discussione al Senato.

Nella foto di copertina: da sinistra il presidente di IRC (Italian Resuscitation Council), Andrea Scapigliati,

gli onorevoli Maria Lapia (M5S) e Giorgio Mulè (Forza Italia), relatori della legge.

 

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