La speranza di vita in una borsa
Una borsa termica. Una di quelle che, a prima vista, ricorda tanto quelle delle nostre giornate al mare. Ma quella nella foto di copertina contiene una speranza di vita per due siciliani affetti da leucemia acuta.
Ed il sogno di una rinascita per i due pazienti, in cura presso dell’unità dipartimentale di trapianti di midollo dell’Azienda ospedaliera “Villa Sofia – Cervello”, è stato affidato ad un volo dal Canada e uno dal North Virginia che, grazie alla collaborazione dell’Alitalia sono arrivati ieri sera a Palermo.
Dentro il contenitore termico c’erano le cellule staminali emopoietiche (CSE) di due donatori rintracciati dopo una ricerca internazionale attivata tre mesi dopo che tra i familiari e nel Registro nazionale italiano, l’IBMDR, (Italian Bone Marrow Donor Registry), dove sono registrati oltre 450.000 donatori, non erano stati individuati midolli compatibili. La ricerca per individuare soggetti con caratteristiche genetiche simili a quelle dei due pazienti è stata estesa a livello mondiale attraverso il WMDA (World Marrow Donor Association) che nel suo database contiene i dati di oltre 37 milioni di donatori.
Tutte le procedure per far arrivare il midollo in Italia sono state organizzate, in collaborazione con l’IBMDR e con il centro trapianti di midollo di “Villa Sofia – Cervello”, dal Registro regionale di midollo osseo che ha sede presso il CRT Sicilia.
“I trasporti – spiega Ettore Pagoto, il biologo che gestisce il Registro – sono stati effettuati con una modalità a staffetta, con dei corrieri fino a Roma, e li è intervenuto il Registro Regionale, con il supporto del Coordinamento operativo del CRT guidato da Bruna Piazza, e l’ IBMDR”.
“Grazie all’impegno congiunto dell’IBMDR e del CRT, due pazienti con leucemia acuta ad altissimo rischio e nessuna chances di guarigione hanno una speranza di nuova vita” commenta Stefania Tringali, ematologa dell’unità dipartimentale di Trapianto di midollo osseo dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia Cervello”.
La dottoressa Tringali che, all’interno dell’unità dipartimentale diretta da Alessandro Indovina, e di cui fanno parte anche i medici Silvana Magrin e Roberto Bono, si occupa della ricerca e identificazione dei donatori, racconta: “Ci sono state mille complessità organizzative, tra cui difficoltà con i voli dall’America, ma ogni problema è stato risolto grazie all’impegno eccezionale dell’IBMDR e del CRT”.
Per il trapianto bisognerà attendere 15 giorni. “Le procedure per il trapianto hanno subito una modifica a causa della pandemia – spiega Tringali – Le sacche di midollo arrivate ieri sera sono state congelate e verranno trapiantate tra due settimane”.
Il Coordinatore Regionale del CRT Sicilia, Giorgio Battaglia commenta: “Ringrazio tutti i protagonisti di questo eccellente lavoro di squadra che testimonia l’efficienza del sistema nonostante l’emergenza Covid-19. Il trapianto di midollo spesso è l’unica possibilità di sopravvivenza per tante patologie del sangue ma solo il 30% di malati trova fra i familiari un donatore compatibile. Ne consegue che più sono i donatori, maggiore è la probabilità di trovare quello compatibile. Ogni donatore in più può fare quindi la differenza. Ringrazio anche l’Alitalia, la Polizia aeroportuale, e il 118 per la loro collaborazione, indispensabile per far arrivare il midollo a Palermo”.
Il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Villa Sofia Cervello”, Walter Messina, aggiunge: “La tenacia e la professionalità dei nostri medici e di tutta l’organizzazione del sistema sanitario va oltre le difficoltà del momento. Stiamo accanto ai nostri pazienti. Non lasciamo e non vogliamo lasciare indietro nessuno. Dietro ogni trapianto c’è la speranza di una nuova vita. L’invito che rivolgo è a donare. Ringrazio quanti si sono adoperati e hanno collaborato, ad ogni livello, al raggiungimento di questo risultato”.