L’assessore che promise due volte
“Potremmo parafrasare il titolo di un famoso film di Alfred Hitchcock poichè abbiamo assistito ad una scena già vista”.
Parla così Fabio Badalà, presidente di AGD Sicilia (Associazione per l’Aiuto ai Giovani con Diabete) riferendosi alle parole dell’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi che, al termine di una lunga mattinata, che ha visto scendere in piazza tutte le associazioni siciliane di persone con diabete per un sit-in di protesta, ha improvvisato un incontro con giovani, adulti, bambini e genitori che vivono ogni giorno la condizione del diabete chiedendo altri 15 giorni di tempo prima di poter bandire la gara per la fornitura dei dispositivi per l’autocontrollo glicemico.
“Sei mesi fa, esattamente il 14 novembre 2016, – dice Fabio Badalà – nella stessa sala, al termine di un convegno in occasione della giornata mondiale sul diabete, l’assessore dichiarò testualmente: “Io ritengo che debba fare di tutto perché entro pochissimi giorni, entro poche settimane al massimo, possa io adottare insieme ad i miei uffici il provvedimento che conceda questo strumento. Dobbiamo capire in una fase iniziale a chi estendere, certamente per i soggetti pediatrici su questo non c’è dubbio”. Continua il presidente di AGD Sicilia “l’assessore Gucciardi ha rinviato ulteriormente per valutare ed esaminare le delibere delle altre regioni che hanno indetto già gare o che già forniscono tali presidi da più di due mesi, come nel caso della Toscana.
Ma questi dispositivi flash sensori per il monitoraggio della glicemia h24 servono per l’autocontrollo che per i soggetti diabetici è – sottolinea Badalà – parte interagrante della terapia.
È un sistema che non è proprio nuovo, in realtà sono già utilizzati da qualche anno da ragazzi e bambini, con diabete di tipo 1, con una spesa – aggiunge – che grava sul bilancio delle famiglie”.
Ma la sanità pubblica può affrontare tali costi?
“Abbiamo ampiamente dimostrato – afferma Badalà – come non ci sia un problema di spesa. Nessun costo in più rispetto a quello che il SSN affronta per le forniture dei presidi e dei glucometri tradizionali, ma anzi, si ha di certo un risparmio che potrebbe generare economie da reinvestire, per esempio, nel diabete di tipo 2”.
Ed aggiunge: “La Sicilia poteva essere la prima regione a riconoscere questo strumento, tutti lo abbiamo pensato a novembre. Nella commissione diabete per l’età evolutiva, a cui partecipiamo ai lavori, più volte abbiamo segnalato che le famiglie non possono più attendere. Rinunciare a questo strumento è come giocare a mosca cieca con la salute dei propri figli”.
Ed è con l’hashtag #moscacieca che si è caratterizzata sui social la richiesta di aiuto da parte dei genitori.
“C’era l’esigenza di spiegare a tutti quanto sia importante per un genitore utilizzare questi strumenti di monitoraggio. Non si può tornare indietro. Questi presidi sono stati anche riconosciuti all’interno dei LEA (livelli essenziali di assistenza). Non ci sono più scuse. Quando abbiamo saputo che la Federazione Diabete Sicilia, il cui presidente è membro della commissione per l’adulto, ha indetto un sit-in di protesta abbiamo aderito volentieri coinvolgendo tutte le associazioni siciliane appartenenti ad AGD Italia. In questo momento, infatti, il 95% dei pazienti che utilizza e acquista questi presidi è un paziente in età pediatrica e quindi noi non potevamo mancare”.
La replica dell’assessore regionale alla Salute
“Non è un rinvio dilatorio, è semplicemente perché vogliamo avere certezze. Gli uffici dell’assessorato hanno lavorato in questi mesi, non sono rimasti fermi. Noi – afferma Baldo Gucciardi – abbiamo tutto pronto ma abbiamo avuto notizie che la proposta che ci è stata fatta sia, in qualche modo, superiore a quella fatta ad altre regioni. Quindi vogliamo verificare. Non sono un privato e spendo soldi dei contribuenti.
La volontà – conclude l’assessore Gucciardi – è sempre quella di fornirli (i dispositivi n.d.r.) al più presto, partendo dall’età pediatrica”.
One thought on “L’assessore che promise due volte”
Assessore ogni promessa è un debito…figuriamoci due !
Si tratta della salute dei nostri bambini che devono essere trattati come i bambini delle altre regioni,
percio’non possono esserci scuse.
Si tratta dei nostri figli o dei nostri nipoti che hanno diritto ad avere tutti i supporti possibili che li aiutino a vivere una vita normale.