Malattie endocrine. Confronto di esperti italiani e colleghi dell’Alpe Adria
A dispetto di linee guida nazionali, europee e internazionali a volte bastano meno di 50 chilometri per vedere patologie oggetto di grande attenzione in una nazione essere trattate in modo differente in un’altra. Gli esempi sono vari e alla base motivi culturali, storici e sensibilità diverse.
“Confronto di conoscenze ed esperienze del tutto fisiologici nella comunità scientifica – introduce Edoardo Guastamacchia, Presidente AME Associazione Medici Endocrinologi – e, in questo caso, facilitato dallo spirito che accomuna la comunità Alpe Adria storicamente tesa a rafforzare le relazioni tra nazioni che hanno vicinanze, cultura e storia comune. Questo il razionale del convegno che si svolge a Udine il 22 e il 23 febbraio “A Trans-Regional Approach To Endocrine and Metabolic Disease”.
“Il convegno – spiega Franco Grimaldi, Direttore della Struttura operativa complessa Endocrinologia e Malattie del metabolismo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine e organizzatore dell’incontro – vede la partecipazione di esperti italiani, sloveni, croati e rumeni per uno scambio di pratiche cliniche su alcune delle principali patologie endocrine, quali diabete, obesità e malattie della tiroide. Parliamo di patologie a grande diffusione: con il diabete che interessa il 5% degli italiani e con una proiezione al 2050 del 9,1%, le malattie legate alla disfunzione della tiroide colpiscono oltre il 6% mentre la patologia nodulare tiroidea oltre il 30% e con dati da allarme mondiale per quanto riguarda l’obesità. Il convegno, promosso dall’Associazione Medici Endocrinologi tratterà i temi della prevenzione e della salute di milioni di persone con patologie croniche.
Il confronto inevitabilmente verterà sulle innovazioni terapeutiche e tecnologiche introdotte più di recente per il trattamento di alcune patologie sia per uno scambio di esperienze cliniche sia perché è proprio l’innovazione a rappresentare una sfida avvincente per il sistema, per gli enti regolatori e parallelamente per i medici che operano sul territorio”
(foto in copertina: Edoardo Guastamacchia)