Meningite, cosa è e quando si è a rischio. L’infettivologa chiarirà i vostri dubbi

In evidenza, Prevenzione

Sarà attivo da lunedì 16 gennaio un servizio di consulenza telefonica gratuita sulla meningite messo a disposizione dal Centro Diagnostico Italiano. Chiamando lo 02.48317375, il medico infettivologo Giovanna Orlando sarà a disposizione per fornire informazioni sulla meningite che, negli ultimi mesi, è al centro dell’attenzione pubblica e mediatica.

Nonostante le rassicurazioni del Ministero della Salute e degli esperti, che hanno da più parti ribadito l’insussistenza di un’emergenza, la meningite continua a suscitare grande preoccupazione nell’opinione pubblica. Per fornire il proprio contributo e offrire al pubblico una corretta informazione su questa infezione e sulle misure vaccinali più adeguate a prevenirla, il Centro Diagnostico italiano ha attivato un call center dedicato.

Sottolinea Giovanna Orlando: «Bisogna evitare gli allarmismi: non tutte le forme di meningite sono contagiose, ma solo quella causata da un batterio specifico, il meningococco, per il quale esistono strumenti efficaci contro il rischio di contagio: la vaccinazione, ma anche la profilassi antibiotica, che gli specialisti possono prescrivere a chi è stato esposto a questo batterio senza essere stato vaccinato».

Il servizio di consulenza telefonica gratuita del Centro Diagnostico Italiano sulla meningite sarà attivo dal 16 gennaio al 17 febbraio, al numero lo 02.48317375, dalle ore 16.00 alle 18.00 il lunedì, il martedì, il mercoledì e il venerdì, e dalle 14.00 alle 16.00 il giovedì.

La meningite

Si tratta di un’infezione delle meningi, le membrane che circondano il cervello e il midollo spinale ed è causata da vari microorganismi come virus, batteri e funghi. Si manifesta con febbre elevata, cefalea (mal di testa), episodi di vomito, fastidio agli occhi causato dalla luce e rigidità della nuca. Con l’aggravarsi dei sintomi si possono manifestare confusione mentale, sonnolenza, episodi convulsivi e perdita di coscienza. In alcuni casi l’andamento del quadro clinico può essere estremamente rapido e acuto, portando al decesso in poche ore.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza della meningite da meningococco è relativamente bassa: il numero complessivo di casi segnalati in Italia nel 2016 è stato 178, con un’incidenza in riduzione rispetto al 2015.

Il più conosciuto metodo di prevenzione contro questa patologia è la vaccinazione. Va sottolineato, tuttavia, che solo alcune forme di meningite possono essere prevenute in questo modo: esistono vaccini diretti contro le forme di meningite da Neisseria meningitidis del gruppo A, B, C, W135 e Y (meningiti meningococciche).

Quando si è a rischio?

In assenza di protezione vaccinale è a rischio di contagio chi, nei sette giorni precedenti il manifestarsi della malattia, sia stato a contatto stretto con una persona affetta da meningite meningococcica, ovvero chi:

 

  • abbia condiviso l’abitazione o un ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza) o lo stesso mezzo di trasporto per viaggi di alcune ore;
  • abbia dormito nella stessa casa o mangiato allo stesso tavolo del malato;
  • abbia avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli) o abbia avuto contatti ravvicinati (per esempio in condizioni di sovraffollamento o in discoteca);
  • sia stato direttamente esposto alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca).

 

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