“Entro il 7 giugno la nuova sede del Centro Amazzone”. L’impegno del vice sindaco di Palermo
“Entro il prossimo 7 giugno il Centro Amazzone avrà una nuova sede”. A prendere questo impegno è stato il vice sindaco di Palermo, Emilio Arcuri che ha individuato in alcuni locali nella ex Caserma Falletta nella piazzetta degli Aragonesi, a pochi passi dal Teatro Massimo, una possibile sede per il Centro che da venti anni è impegnato nelle attività di prevenzione del cancro al seno e da allora polo di cultura dedicato al teatro e alle arti vissuti come pratiche si espressione e liberazione dalla malattia. L’impegno dell’amministrazione è di portare a compimento il trasferimento di alcuni uffici che al momento vi hanno sede e approntare rapidi lavori di ammodernamento.
Sulla promessa di assegnare i nuovi locali all’associazione Arlenika che anima il Progetto Amazzone di Anna Barbera e Lina Prosa vigilerà il Coordinamento “Una sede per il Centro Amazzone” che ieri si è riunito in assemblea, nell’ex chiesa di san Mattia ai Crociferi. All’assemblea ha partecipato il procuratore aggiunto Teresa Principato che ha spiegato come in un “società debbano coesistere l’azione repressiva della magistratura che persegue sempre più i reati nell’ambito della Sanità, reati che contribuiscono a negare il diritto alla salute del cittadino, e la passione civile che anima organizzazioni che operano sul territorio per diffondere la cultura della salute”. Tante le testimonianze. La chirurga del Policlinico Gabriella Militello ha sottolineato come siano “sempre di più le donne che arrivano negli ospedali quando la malattia è già in fase avanzata, troppo spesso disinformate oppure perché hanno rinunciato a farsi curare per dare precedenza alle responsabilità familiari”. Mimma Argurio, della segreteria regionale della Cgil, ha raccontato “come si possano conciliare le cure e l’impegno nel lavoro vivendo la malattia come un passaggio della vita e un’occasione di incontro ed esperienza umana”.
Al dibattito, moderato da Lidia Tilotta della Rai e Marina Turco di Tgs, ha partecipato la neurologa dell’ospedale Villa Sofia Marina Rizzo che ha testimoniato come “l’associazionismo e i servizi extra-ospedalieri siano occasione di riscatto come avviene per gli ammalati di Parkinson coinvolti in diverse attività che li aiutano a sfidare una malattia fra le più invalidanti”. Elvira Terranova, giornalista dell’AdnKronos nel ricordare Cristiana Matano, giornalista stroncata dal cancro al seno lo scorso anno, ha spiegato “l’importanza della prevenzione, della possibilità di praticarla anche fuori dagli ospedali, aggiungendo che il dolore può farsi occasione di progetto”.