Pelle secca e capelli fragili? Occhio alla tiroide

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Una tiroide che non funziona correttamente è responsabile di molte alterazioni della pelle e degli annessi cutanei quali capelli e unghie: è quindi molto importante valutare questi aspetti perché potrebbero essere dei campanelli di allarme per le patologie tiroidee più diffuse”. A lanciare questo messaggio è Paolo Vitti, Presidente della SIE, Società Italiana di Endocrinologia, coordinatore e responsabile scientifico della Settimana Mondiale della Tiroide. La pelle, le unghie e i capelli – spiega Vitti – sono tra le prime parti del corpo a essere interessate da malfunzionamenti della tiroide”.

Paolo Vitti

Gli ormoni tiroidei hanno infatti un importante ruolo nel mantenere le normali funzioni cutanee come il consumo di ossigeno, la divisione cellulare, la sintesi delle proteine, lo spessore cutaneo, la normale secrezione di sebo e la crescita di peli e capelli. Alcune di queste azioni degli ormoni tiroidei sono dirette e altre sono indirette e legate ad effetti più generali come ad esempio la produzione di calore e la circolazione del sangue periferica. Una tiroide che non funziona correttamente è responsabile di molte alterazioni della pelle e degli annessi cutanei quali capelli e unghie: è quindi molto importante valutare questi aspetti perché potrebbero essere dei campanelli di allarme per le patologie tiroidee più diffuse”.

“Nel caso di una ridotta produzione di ormoni tiroidei, cioè nell’ipotiroidismo, la pelle è pallida, secca e fredda e se si ha un ipotiroidismo di lunga durata le palme delle mani e dei piedi possono assumere un colorito giallo-arancione per accumulo di carotene. Per quanto riguarda i capelli, essi sono opachi, secchi e fragili e si può avere perdita anche di barba, peli pubici e del terzo laterale del sopracciglio. Inoltre, nel 90% degli ipotiroidei le unghie sono sottili, fragili, di dimensioni ridotte, con delle striature longitudinali e trasversali e crescono meno velocemente. Proporzionalmente alla gravità dell’ipotiroidismo si ha anche una guarigione delle ferite ritardata”.

“Nei pazienti che hanno una produzione eccessiva di ormoni tiroidei e sono quindi affetti da ipertiroidismo, la pelle è invece liscia, umida, calda e arrossata. Il calore e l’arrossamento sono in particolare dovuti alla vasodilatazione periferica e all’aumentato flusso del sangue e si ha una sudorazione eccessiva, iperidrosi, soprattutto nelle mani e nei piedi. Nel 20-40% dei pazienti con ipertiroidismo si presenta una diffusa perdita dei capelli che sono soffici e sottili e nel 5% si hanno alterazioni alle unghie che crescono più velocemente e presentano delle strie longitudinali e appiattimento della superficie”.

“I disordini tiroidei possono essere associati con varie altre patologie cutanee, molte delle quali autoimmunitarie, come la vitiligine, un disordine della pigmentazione della pelle che si presenta con macchie chiare di varia forma e dimensione. Si calcola che circa il 5% dei pazienti con vitiligine abbia alterazioni della tiroide autoimmunitarie come il morbo di Basedow e la tiroidite di Hashimoto. Spesso la vitiligine precede la comparsa della tireopatia ed è quindi molto importante la ricerca di anticorpi antitiroidei in queste persone”.

“Fortunatamente la maggior parte delle malattie della tiroide può essere diagnosticata e curata nelle fasi iniziali senza conseguenze sulla salute e, una volta ristabiliti i giusti livelli di ormoni tiroidei, generalmente anche i problemi a pelle, capelli e unghie scompaiono in qualche settimana”, conclude Vitti.

La Settimana Mondiale della Tiroide 2018, il cui tema è “TIROIDE è ENERGIA”, e che si svolgerà dal 21 al 27 maggio ha l’obiettivo di promuovere la cura e la prevenzione delle malattie di questa importante ghiandola. È promossa da tutte le società endocrinologiche cliniche e chirurgiche quali, l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), l’Associazione Italiana Medici Nucleari (AIMN), la Società Italiana Unitaria di Endocrino Chirurgia (SIUEC), la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) insieme al Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE) e sarà patrocinata dall’European Thyroid Association (ETA), dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della Salute. In tutta Italia saranno organizzate diverse iniziative di screening e incontri informativi sulle patologie tiroidee.

Per informazioni è possibile consultare il sito http://www.settimanamondialedellatiroide.it/ e la pagina Facebook dedicata “Settimana Mondiale della Tiroide” dove saranno indicate tutte le iniziative di prevenzione e informazione dedicate ai pazienti nelle città italiane.

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