Pneumologi: «L’esame ai polmoni deve divenire una routine come quello del sangue»
«Possiamo stare 1 giorno senza bere, 3 giorni senza dormire e magari 4 giorni o più senza mangiare, ma non possiamo vivere che pochissimi minuti senza ossigeno. Questa è l’importanza dei polmoni che grazie all’ossigeno rendono possibili tutti i meccanismi cellulari a livello dei vari organi»
Dice Luca Richeldi, past president della Società Italiana di Pneumologia e presidente della Federazione Italiana di Pneumologia, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS: «L’esame ai polmoni deve divenire una routine come quello del sangue. Il Covid-19 ha riportato l’attenzione sui polmoni: organi discreti dei quali è troppo facile dimenticarsi».
Questo il messaggio a cittadini e istituzioni lanciato dalla Società italiana di Pneumologia che si riunisce per il XXIII° Congresso presso la città di Catania – all’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale – tra il 5 e il 7 novembre. Proprio per la cerimonia inaugurale del Congresso, dalle ore 18, si terrà la tavola rotonda “La gestione del malato respiratorio nell’era del Post Covid-19” con la partecipazione dei professori Stefano Centanni, Fabiano Di Marco, Franco Locatelli, Giuseppe Remuzzi, Luca Richeldi, Valeria Tozzi e Carlo Vancheri. Al termine della tavola rotonda, seguirà l’intervento del geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi.
“Quando si cominciano a sentire i primi sintomi – continua Richeldi – può essere già troppo tardi. Sia che si tratti di un tumore ai polmoni – uno dei grandi killer del nostro tempo – od una delle piú di 200 patologie che possono colpire l’apparato respiratorio, una diagnosi tardiva può pregiudicare la capacità del polmone di guarire infliggendo danni permanenti ove non minacciando direttamente la vita della persona”.
Spiega a sua volta Carlo Vancheri, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia presso il Policlinico universitario di Catania e presidente della Società italiana di pneumologia: «Rispetto agli altri organi del corpo, i polmoni sono costantemente esposti al mondo esterno, perché nell’aria che respiriamo non c’è solamente il prezioso ossigeno, ma sono presenti anche inquinanti atmosferici, virus, batteri, allergeni, muffe, polveri sottili e altre particelle estranee»
L’ambiente e l’impatto della qualità dell’aria sulla salute del polmone e la prevenzione delle malattie respiratorie sarà, perciò, uno dei temi cardini del Congresso, a chiusura del quale il 7 novembre si terrà il talk show “Un albero per respirare, per prevenire e contrastare le malattie respiratorie”, presso il Teatro ABC di Catania alle ore 20,00. A condurre l’evento, aperto alla partecipazione della cittadinanza catanese, sarà il giornalista Salvo La Rosa con la partecipazione straordinaria dell’attore Enrico Guarneri in arte “Litterio”. Si parlerà di argomenti seri ma con il sorriso sulle labbra.
300 nuovi alberi da piantare in Sicilia e in Puglia da FIP, SIP e AIPO con Legambiente simboleggeranno il legame tra l’ambiente e la salute respiratoria della persona.
Infatti, con l’occasione, FIP – Federazione Italiana della Pneumologia ONLUS con le Associazioni Scientifiche AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – e SIP – Società Italiana di Pneumologia, supporteranno un progetto di piantumazione che prevede la messa a dimora di un totale, appunto, di 300 alberi a Catania e Bari con l’obiettivo di: riqualificare l’ambiente e valorizzare il territorio; trasformare luoghi abbandonati o inutilizzati in aree riqualificate, destinate a diventare polmoni verdi e spazi di aggregazione a disposizione della collettività; migliorare l’aria che respiriamo perché un solo albero può compensare la produzione di 700 kg di CO2. L’iniziativa vedrà coinvolta anche Legambiente nel piantare i 300 alberi nel lasso di tempo compreso tra il Congresso di Catania a quello organizzato il 9 giugno 2023 a Bari dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).
L’ambiente, l’inquinamento, le variazioni del clima giocano un ruolo prioritario sul benessere e la salute delle popolazioni, rendendo ormai inscindibile il binomio ambiente/salute. L’obiettivo del talk show del 7 novembre è dunque quello di divulgare e sensibilizzare la popolazione tutta sulla riduzione dei rischi connessi all’insorgere delle malattie dell’apparato respiratorio.
Senza aria pulita, prevenzione sui luoghi di lavoro e a casa e controlli periodici, conclude la Società italiana di Pneumologia, le malattie respiratorie sono destinate ad aumentare.