Sinusite cronica. Nuovo trattamento al Policlinico di Palermo
Palermo – Applicato nei giorni scorsi, al Policlinico “Paolo Giaccone”, uno stent bioriassorbile per la cura delle sinusiti croniche.
È la prima volta che a Palermo viene utilizzato questo sistema che libera sulla zona infiammata il mometasone, un corticosteroide sintetico a lento rilascio ed è indicato per pazienti più volte sottoposti a intervento chirurgico o ad alto rischio di recidiva.
L’intervento è stato eseguito presso l’unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta dal professore Salvatore Gallina, dal dottor Federico Sireci che, coadiuvato dall’equipe chirurgica dell’unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria del “Paolo Giaccone”, ha applicato il dispositivo nel corso di un intervento di endoscopia funzionale delle fosse nasali (FESS) con l’ausilio di un sistema di navigazione radiologica, ed eseguendo una plastica dei seni paranasali con l’uso di un apposito palloncino chirurgico (sinus baloon).
Lo stent, che deve essere inserito all’interno della cavità che mette in comunicazione il naso con i seni paranasali (ostio), si dissolve lentamente, nell’arco di diversi giorni, rilasciando il farmaco.
“L’innovazione chirurgica e l’uso di dispositivi di ultimissima generazione è un obiettivo della nostra U.O.C. di Otorinolaringoiatria – dichiara Salvatore Gallina – e ciò è possibile anche grazie all’attenzione della nostra direzione strategica e del Commissario Salvatore Iacolino, la cui collaborazione è fondamentale per poter garantire la migliore tecnologia possibile nella delicata chirurgia specialistica otorinolaringoiatrica».
Gli studi internazionali svolti in questi anni hanno dimostrato un’altissima efficacia del dispositivo nella prevenzione dalle recidive.
La rinosinusite cronica ha un’incidenza di circa il 6 per cento ed è caratterizzata da una persistente e sintomatica infiammazione del naso e della mucosa dei seni paranasali per un periodo di oltre 12 settimane nonostante la terapia.
Il Commissario del Policlinico Salvatore Iacolino commenta: “L’Azienda ospedaliera universitaria continua nel suo percorso di innovazione acquisendo le nuove tecnologie che in ambito assistenziale offrono strumenti all’avanguardia per la cura di patologie particolarmente diffuse, come in questo caso, e che consentono di dare ai pazienti risposte sempre più rapide ed efficaci, riducendo i disagi ed elevando la risposta assistenziale”.
(Nella foto: dott. Federico Sireci e prof. Salvatore Gallina)