Tre nuovi vaccini contro malaria, pneumococco e rotavirus In Ciad. Per l’Italia ha un grande significato

Piccole dosi

Lanciati in Ciad tre nuovi vaccini essenziali nel suo Expanded Program of Immunization (Programma Esteso di Immunizzazione), contro la malaria, le infezioni pneumococciche e la diarrea da rotavirus. Il Ciad diventa così uno dei primi paesi a introdurre 3 vaccini contemporaneamente. Un grande passo avanti per questo Paese che dal lancio del Pneumococcal Advance Market Commitment di Gavi, nel 2009, è stato supportato dall’Italia essendo quest’ultima il maggiore donatore per tutta la durata (decennale) del programma, con un impegno totale di 555 milioni di dollari.

Malaria, infezioni da pneumococco e diarrea da rotavirus sono tra le principali cause di mortalità infantile non soltanto in Ciad, ma in tutta l’Africa. Questi vaccini forniscono nuovi potenti strumenti nell’arsenale della sanità pubblica per combattere queste malattie che hanno devastato le comunità ciadiane per troppo tempo. 

La distribuzione di questi vaccini sarà a livello nazionale per i vaccini contro la polmonite e la diarrea e in più fasi per il vaccino contro la malaria, con un lancio iniziale in 28 distretti sanitari. Per il vaccino contro la malaria, questo processo è strategico per garantire una copertura vaccinale ottimale nelle aree più colpite e garantire un impatto rapido e significativo. 

Impatto dei vaccini contro la malaria, il PCV e il rotavirus

Il Ciad è il quattordicesimo paese a introdurre il vaccino contro la malaria nel programma nazionale di immunizzazione, in linea con l’agenda di immunizzazione del 2030. Integrando questi vaccini innovativi nelle sue strategie di prevenzione, il Ciad sta compiendo un passo da gigante verso il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo fissato dall’OMS di una riduzione del 90% della mortalità correlata alla malaria entro il 2030. 

“Il vaccino è uno strumento aggiuntivo nella lotta contro la malaria. È stato scelto dal Paese sulla base della sua prequalifica, che è garanzia di qualità, efficacia e sicurezza, elementi essenziali per l’integrazione nel programma di vaccinazione”, ha affermato il dott. Abdelmadjid Abderahim, Ministro della Salute Pubblica. “Sarà specificamente destinato a tutti i bambini di età compresa tra 0 e 23 mesi entro il 31 dicembre 2023″.

Ho scelto di vaccinare mia figlia perché ho visto quanto può essere pericolosa la malaria. Mi impegno a garantire che mia figlia riceva tutte e quattro le dosi del vaccino e adotterò altre misure, come assicurarmi che dorma sotto una zanzariera trattata”, ha affermato Mariam Aboubakar, la cui figlia è stata la prima a ricevere il vaccino contro la malaria.

Con l’introduzione del PCV nel programma nazionale di immunizzazione, il Ciad cerca di proteggere i bambini dalle infezioni da pneumococco, un temibile agente patogeno responsabile di gravi malattie come polmonite, meningite e setticemia. Queste infezioni sono una delle principali cause di mortalità infantile in Ciad e a livello globale, in particolare nei bambini sotto i cinque anni.

È in questo contesto che l’introduzione del vaccino antipneumococcico coniugato (PCV) nella vaccinazione di routine in Ciad è della massima importanza. È dimostrato che questo vaccino sia un importante strumento per ridurre l’incidenza di polmonite batterica e meningite. Si prevede che l’introduzione del PCV eviterà fino a 5000 decessi all’anno.

I paesi che hanno già integrato il PCV nei loro programmi di vaccinazione hanno visto una significativa riduzione della mortalità infantile: ciò conferma che questo intervento è assolutamente efficace nel prevenire gravi malattie respiratorie nei bambini. Da oggi, godrà di simili benefici anche il Ciad, dove il vaccino aiuterà a proteggere migliaia di bambini da queste malattie potenzialmente fatali.

Oltre alle infezioni respiratorie, la diarrea è un’altra causa importante di mortalità infantile in Ciad. La diarrea grave, spesso causata dal rotavirus, porta a disidratazione acuta che, se non trattata tempestivamente, può essere fatale. Prima dell’introduzione dei vaccini contro il rotavirus, circa il 40% dei ricoveri ospedalieri per diarrea grave nei bambini piccoli nella regione erano attribuiti a questo virus.

Si stima che ogni anno in Africa oltre 200.000 bambini sotto i cinque anni muoiano a causa della diarrea, in gran parte dovuta al rotavirus, un dato che evidenzia l’urgente necessità di un intervento vaccinale.

In risposta a questa minaccia, diversi paesi hanno già introdotto il vaccino contro il rotavirus nei loro programmi di immunizzazione, con risultati incoraggianti. I dati disponibili mostrano una significativa riduzione dei casi di diarrea grave, che in alcuni paesi varia dal 30% al 50%. Questa riduzione salva molte vite e aiuta ad alleviare il sovraffollamento degli ospedali e dei sistemi sanitari già sovraccarichi.

Integrando il vaccino contro il rotavirus nel suo programma nazionale di immunizzazione, il Ciad sta compiendo un passo fondamentale per proteggere i suoi bambini da queste malattie potenzialmente fatali.

Partenariato per la preparazione e l’attuazione

In preparazione a queste introduzioni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Gavi, the Vaccine Alliance, UNICEF, Bill and Melinda Gates Foundation (BMGF) e altri partner hanno lavorato a stretto contatto con le autorità sanitarie nazionali per rafforzare le principali misure di introduzione dei vaccini. 

Per un’efficace introduzione del vaccino sono necessari sistemi completi, tra cui l’adozione di una politica e di linee guida nazionali per l’immunizzazione, l’integrazione del nuovo vaccino nel programma di distribuzione di altri vaccini e interventi sanitari, lo sviluppo di un piano di distribuzione operativo, la formazione del personale sanitario, investimenti in infrastrutture, capacità tecnica, stoccaggio dei vaccini, coinvolgimento della comunità e creazione della domanda, nonché supervisione formativa, monitoraggio e valutazione del processo per garantire la qualità della distribuzione del vaccino.

“Il lancio del vaccino contro la malaria segna un’importante pietra miliare nella prevenzione e nel controllo della malattia, in particolare nella protezione dei bambini da gravi malattie e dalla morte. Ci impegniamo a supportare le autorità sanitarie nazionali per garantire un’efficace distribuzione del vaccino contro la malaria e l’aumento di altre misure di controllo della stessa”, ha affermato la dott. ssa Blanche Anya, rappresentante dell’OMS in Ciad.

Commentando lo sviluppo, Thabani Maphosa, Chief Country Programmes and Delivery Officer di Gavi, ha affermato: “Prepararsi a introdurre tre vaccini contemporaneamente non è un compito semplice e ci congratuliamo con il Ministero della Salute, il Governo del Ciad, gli operatori sanitari e comunitari in prima linea e tutti i partner per il forte impegno per la salute infantile dimostrato da questo sforzo pionieristico. In tutto il continente africano, abbiamo visto l’impatto trasformativo che l’introduzione di questi tre vaccini può avere sulla salute e lo sviluppo, sulle famiglie, sulle comunità e sui sistemi sanitari. Gavi rimane impegnata a lavorare con i partner dell’Alleanza per supportare la visione di un futuro più sano e prospero per il Ciad”. 

Questi tre vaccini, uniti agli sforzi già in atto, segnano un passo decisivo verso la riduzione della mortalità infantile in Ciad. Combinando prevenzione, cure appropriate e vaccinazioni, il paese si sta posizionando per affrontare le sfide della salute pubblica che per troppo tempo hanno gravato pesantemente sulle comunità più vulnerabili. Gli sforzi congiunti del Ministero della Salute, Gavi, UNICEF, OMS e altri partner sanitari dimostrano l’impegno condiviso nell’integrare questi vaccini salvavita nel programma nazionale di immunizzazione.  

Stampa la pagina
Condividi l'articolo su

Lascia un commento