Triage di autonomia del paziente ricoverato. Lanciata una petizione
Riceviamo e pubblichiamo la petizione* lanciata da un nostro lettore e indirizzata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin:
TRIAGE di AUTONOMIA del PAZIENTE RICOVERATO
Le strutture ospedaliere pubbliche prevedono – per regolamento – che i parenti dei malati ricoverati possano visitare i propri cari, in genere, dalle 13:00 alle 14:00 e dalle 18:00 alle 19:00.
È (teoricamente) escluso che 1 parente possa permanere nella struttura, ad assistere il proprio congiunto, oltre tale orario di ricevimento.
Questa regola è stata concepita in (e per) una condizione di efficienza (leggi: a pieno regime di risorse, infermieri, etc.) delle strutture ospedaliere che oggi – specie nel Sud Italia – è ben lontana dalla realtà effettiva!
Falcidie del personale per spending-review, assenteismo, assenze compensative per ore aggiuntive svolte dagli infermieri presenti, rendono del tutto INATTUALE ed INATTUABILE tale regolamento, con specifico riferimento a quei pazienti in tutto od in parte non autosufficienti.
I Responsabili dei vari Reparti ospedalieri (o delle Unità Operative… come si chiamano adesso) hanno al riguardo comportamenti difformi.
Alcuni applicano rigorosamente ed ACRITICAMENTE il predetto regolamento visite.
Altri Responsabili, più pratici, si rendono conto che 3 o 4 infermieri per 30 o 40 pazienti, molti dei quali non autosufficienti, non possono bastare!
Pertanto consentono (ed a volte RICHIEDONO ESPRESSAMENTE!) che almeno 1 parente si trattenga per assistere il malato non autosufficiente (cosa che avviene non occupando letti, ed utilizzando semplici sedie sdraio che i familiari si procurano da soli).
Anche perchè, a volte, la non autosufficienza può implicare anche L’IMPOSSIBILITA’ PER IL PAZIENTE STESSO DI AZIONARE IL PULSANTE DI CHIAMATA DI EMERGENZA!
A ciò si aggiunga che nella grandissima maggioranza delle chiamate, nei casi di pazienti anziani non autosufficienti o di bambini, le eventuali chiamate degli infermieri hanno POCO O NULLA A CHE FARE CON ESIGENZE MEDICO-SANITARIE che richiedano personale qualificato (il bicchiere d’acqua; accendere o spegnere la luce; porgere un oggetto; sistemarsi meglio nel letto; urinare; etc.).
Spesso si tratta anche semplicemente di sentirsi confortati e rassicurati, cosa che NESSUN INFERMIERE, per quanto disponibile, potrà mai fare meglio di un familiare del malato!
La conoscenza ed empatia del familiare che assiste – inoltre – consentono anche di intuire meglio ed interpretare meglio le esigenze contingenti del familiare malato.
La recente esperienza di mio padre, ricoveratosi sulle proprie gambe per un intervento procrastinato per una settimana e lasciato da solo in crisi respiratoria per ore sino al coma, sino a finire – affetto da polmonite “ospedaliera” – in sala rianimazione ed ora tracheostomizzato, mi induce a sottoporre alla Vostra attenzione (e all’attenzione del Dicastero della Salute) l’opportunità di valutare di istituire IN SEDE DI RICOVERO (con rivalutazione a richiesta del malato o di suoi congiunti qualificati) un TRIAGE DELL’AUTONOMIA DEL PAZIENTE RICOVERATO che valuti la capacità del paziente di richiamare l’attenzione del personale di turno in caso di bisogno o di emergenza. Stabilita la SOGLIA (ripeto: rivedibile; perche possono essere in corso processi degenerativi dell’autosufficienza!) al di sotto della quale il paziente viene giudicato “NON AUTOSUFFICIENTE”, il paziente stesso ed i suoi familiari DEVONO AVERE IL DIRITTO NORMATIVAMENTE SANCITO (e non lasciato – come oggi avviene – alla sensibilità del Direttore Responsabile del Reparto) di permanere nella struttura ospedaliera GIORNO E NOTTE (dotati di mezzi propri: sedia sdraio, coperte, acqua, cibo, materiale per l’igiene).
La norma ed il relativo diritto del malato proposti sono una semplice presa d’atto della concreta ed effettiva situazione ospedaliera attuale, ed uno scatto in avanti di CIVILTA’ NEI DIRITTI DEL MALATO.
Grazie per l’attenzione.
Antonio Aiosa
*per chi volesse firmare la petizione, questo è il link:
https://www.change.org/p/ministro-della-salute-beatrice-lorenzin-triage-di-autonomia-del-paziente-ricoverato?recruiter=531128207&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink