Tumore al seno, migliorare la diagnosi precoce grazie all’IA
È una nuova tecnologia che mira a migliorare significativamente sia l’accuratezza che la facilità della diagnosi e, allo stesso tempo, offrire un maggior comfort per le pazienti senza compromettere la qualità delle immagini. Parliamo del mammografo Amulet Sophinity™, presentato in occasione del 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM).
Quando si tratta di carcinoma mammario, la diagnosi precoce è di vitale importanza e la qualità dell’immagine è fondamentale nella rilevazione dei tumori, soprattutto quelli piccoli nella fase iniziale, quando ci si sforza di mantenere la dose di radiazioni il più bassa possibile. Rilevare precocemente il tumore del seno è importante non solo per la sopravvivenza, ma anche per la qualità della vita delle pazienti.
Il sistema mammografico digitale di Fujifilm Healthcare Italia utilizza basse dosi, alta qualità delle immagini e flusso di lavoro migliorato con la tecnologia AI. Oltre alla mammografia digitale con contrasto per il rilevamento e il follow-up delle lesioni, supporta la tomosintesi a doppio angolo con una ricostruzione migliorata e nitida dell’immagine per una migliore visualizzazione delle calcificazioni, fornendo immagini focalizzate sulle strutture oggetto di osservazione, facilitando ulteriormente l’osservazione di lesioni difficili da rilevare a causa della sovrapposizione delle strutture della ghiandola mammaria.
Con questa novità in ambito diagnostico, si rafforzano le partnership tra Fujifilm Healthcare Italia e l’Istituto Tumori di Milano, e tra l’azienda e l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona).
“La collaborazione tra l’Istituto Tumori di Milano e Fujifilm Healthcare Italia è assolutamente proficua – dichiara il professor Gianfranco Scaperrotta, responsabile della Struttura Semplice di Diagnostica Senologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’intelligenza artificiale va a perfezionare le immagini mammografiche tradizionali che sono già di altissima qualità e ciò per noi è fondamentale perché questo mammografo, oltre a consentire un maggior comfort della paziente, è ergonomico e migliora anche l’utilizzo da parte dei tecnici, consentendoci di vedere le lesioni infracliniche, in particolare le micro-calcificazioni che possono rappresentare un precursore del tumore della mammella. Si tratta, quindi, di un elemento rivoluzionario da tutti i punti di vista, soprattutto perché migliora la performance del mammografo nell’acquisizione delle immagini e, di conseguenza, nella capacità di intercettare e diagnosticare lesioni in fase molto precoce”.
Questo nuovo sistema mammografico digitale è dotato della funzione di proiezione denominata “Positioning MAP”, recentemente sviluppata utilizzando la tecnologia AI. Il profilo cutaneo e le posizioni dei capezzoli estratte dall’immagine mammografia precedente vengono proiettate sulla superficie del rivelatore come guida per lo stesso posizionamento dell’immagine mammografica precedente. Il “Positioning MAP” riduce il tempo e lo sforzo richiesti per l’allineamento delle immagini e altre attività di lettura, migliorando il flusso di lavoro sia nel posizionamento che nella lettura stessa. Inoltre, il design e le funzioni sono progettati per essere delicati con la paziente. La parte anteriore del rilevatore presenta una forma curva che si adatta alla forma del corpo per alleviare la tensione durante gli esami e prevede una funzione di controllo automatico della riduzione della pressione, che mira a ridurre il dolore durante la compressione del seno.
“Nel tumore della mammella la diagnosi precoce fa ancora la differenza – afferma la dottoressa Anna Russo, radiologa di riferimento della sezione di mammografia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona). “La collaborazione ormai decennale tra il nostro Istituto e Fujifilm Italia ha contribuito a validare nel tempo alcune delle soluzioni che sono felice di vedere integrate nel nuovo sistema. Come ben sappiamo, l’evoluzione della tecnologia è stata fondamentale perché riusciamo a fare diagnosi di lesioni, anche quelle meno aggressive, in fase molto precoce e questo è alla base di trattamenti terapeutici molto più efficaci e mirati che portano alla guarigione della paziente. Nel corso degli ultimi anni è fortemente aumentata la consapevolezza, da parte delle donne, di questi notevoli passi avanti in ambito tecnologico: non solo mammografia, quindi, ma anche tomosintesi, mammografia con contrasto, biopsia avanzata e programmi di intelligenza artificiale: tutti strumenti che permettono una personalizzazione dell’indagine senologica rendendola più efficace”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il carcinoma mammario è il tumore più frequente tra le donne, colpisce 2,1 milioni di donne ogni anno ed è oggi la neoplasia più frequentemente diagnosticata anche nella popolazione italiana. Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia. Anche se il numero di nuovi casi è in leggera crescita – soprattutto nelle donne più giovani – bisogna sottolineare come la mortalità sia in diminuzione (una riduzione del 6% nel 2020 rispetto al 2015), pur rimanendo questa malattia la prima causa di morte per tumore nelle donne. La chiave è diagnosticare la malattia precocemente, in modo che si possa iniziare con il trattamento il prima possibile.
Nel corso di SIRM, che è coinciso con il primo congresso congiunto dell’area radiologica, Fujifilm Healthcare Italia, il nuovo ramo dell’azienda specializzato nel settore med-tech, ha inoltre avuto l’occasione di presentare la propria gamma di soluzioni a supporto dei professionisti della radiologia. Un portfolio “One-Stop solution” che comprende Tac, risonanze magnetiche, ecografi e soluzioni di informatica sanitaria.
“Negli ultimi decenni la diagnostica per immagini ha fatto enormi passi in avanti dal punto di vista tecnologico, consentendo una più efficace diagnosi precoce, fondamentale soprattutto in alcuni campi come quello dell’oncologia – conclude Davide Campari, Managing Director di Fujifilm Healthcare Italia. La collaborazione con gli ospedali e con i medici è fondamentale e ci consente di lavorare per migliorare la qualità di vita dei pazienti; da sempre, infatti, siamo impegnati nel fornire le soluzioni più complete e innovative possibili, focalizzandoci sul costante miglioramento della qualità delle immagini e mettendo sempre al centro di tutto ciò che facciamo le esigenze degli specialisti e dei loro pazienti”.