Tumore della prostata, verso la costituzione di una rete di eccellenza

Prevenzione

L’individuazione e la valutazione degli indicatori per la costituzione di un modello di rete di eccellenza “PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la gestione del paziente oncologico con tumore della prostata e dei farmaci antiblastici”, accanto alla ricognizione numerica delle diagnosi di neoplasia maligna prostatica, suddivise per provincia, nell’ambito del territorio regionale siciliano, secondo i dati SDO, sono stati al centro della seconda riunione del tavolo tecnico dedicato, che si è tenuta a Catania all’ARNAS Garibaldi.

Il tavolo ha proceduto alla valutazione ed all’approvazione dei protocolli, complessivamente dieci, secondo l’assegnazione stabilita ai singoli professionisti che hanno preso in carico la rimodulazione degli stessi, al fine di ottimizzare i percorsi diagnostico- terapeutici, pervenire ad una maggiore omogeneizzazione qualitativa e quantitativa della gestione della patologia tumorale prostatica e garantire, dunque, equità di accesso alla diagnosi ed alla cura. La consegna della cosiddetta griglia AGREE, dove i professionisti approveranno i singoli protocolli, sarà invece all’ordine del giorno della terza riunione, che si terrà all’AOUP “G. Martino” di Messina il prossimo 24 ottobre.

Il tavolo tecnico era stato costituito nell’ambito dei progetti Obiettivo del Piano Sanitario Nazionale (PSN) dell’anno 2016, linea progettuale 6 “Reti oncologiche” ed è finalizzato alla realizzazione di una rete unica a livello regionale dedicata alla neoplasia prostatica. Prosegue, dunque, il percorso del team tecnico finalizzato a validare il PDTA elaborato, individuare i centri che costituiranno la rete che utilizzerà il PDTA in questione e costruire, mediante il monitoraggio di indicatori di misurazione delle performance e della gestione dei rischi clinico-organizzativi, un modello web-based, la cui definizione è già in corso previ accordi con CINECA, ovvero il Consorzio Interuniversitario – formato da 67 Università italiane, 9 Enti di Ricerca Nazionali ed il MIUR.

Fabio Cartabellotta

Fabio Cartabellotta, coordinatore del progetto e dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Medicina dell’Ospedale “Buccheri La Ferla afferma: “La costruzione di un modello di rete non può prescindere da un’organizzazione che preveda un perfetto mix tra strutture e professionisti e non può esimersi dal misurare costantemente processi ed esiti. I modelli sanitari di eccellenza devono prevedere il rispetto costante di requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e professionali delle strutture sanitarie, generalmente definiti dai programmi di accreditamento/certificazione”.  “Dall’analisi dei dati di attività – conclude – è emersa la presenza di un ristretto numero di centri ad alto volume per la diagnosi ed il trattamento chirurgico dei tumori della prostata con ampie aree della Sicilia che non raggiungono al momento gli standard richiesti. La misurazione costante degli esiti consentirà, dunque, la messa a punto di strategie di miglioramento e di intervento (formazione sul campo, equipe viaggianti con attività di tutoraggio mentorship), lasciando sperare in una riduzione dei tassi di migrazione sanitaria extraregionale”.

Componenti Tavolo Tecnico

Fabio Cartabellotta, P. O. “Buccheri La Ferla” di Palermo (Resp. Progetto); Nicola Borsellino, P. O. “Buccheri La Ferla” di Palermo; Roberto Bordonaro, ARNAS “Garibaldi” (CT); Francesco Ferraù, P.O. Taormina, ASP. ME; Ivan Fazio, “Casa di Cura Macchiarella” (PA); Stefano Pegolizzi, A.O.U.P. “G. Martino” di Messina; Michele Pennisi, A.O. “Cannizzaro” (CT); Gianfranco Savoca, ARNAS Civico di Palermo; Vincenzo Ficarra, A.O.U. P. “ G. Martino” di Messina; Lucia Li sacchi, Resp. Servizio 4 DPS assessorato regionale alla Salute; Giuseppe Murolo Resp. Serv. 5 DASOE assessorato regionale alla Salute; Antonio Lo Presti Resp. Serv. 7 DPS Assessorato regiomale alla Salute.

DETTAGLIO INDICATORI DI PERFOMANCE INDIVIDUATI

      STRUTTURALI

  • accesso a sala operatoria anche in rete
  • anatomia patologica anche in rete
  • possibilità di eseguire biopsie
  • numero minimo biopsie: 50 con esito adeguato ( almeno 12 frustoli contenenti ghiandola di almeno 1 cm)
  • numero minimo di prostatectomie radicali 30/centro/anno
  • numero minimo di trattamenti radianti curativi/adiuvanti/salvataggio: 30 per centro all’anno.
  • numero minimo di pazienti trattamento oncologico- farmacologico : 30/centro/anno.
  • Ambulatorio di riabilitazione funzionale e psicologica.

      TECNOLOGICI

  • Ecografia con sonda transrettale e possibilità di effettuare la biopsia anche per via transperineale.
  • Radioterapia
  • Possibilità in rete di accedere a RMN multiparametrica.
  • Possibilità di accedere in rete a scintigrafia ossea e PET.
  • Possibilità di accedere a trattamenti di radioterapia metabolica anche in rete.ORGANIZZATIVI

PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale)

          PROFESSIONALI

Modello multidisciplinare formato da urologo, oncologo, radioterapista, radiologo,  anatomopatologo, psicologo,  medico nucleare, infermiere, fisioterapista.

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