Un diabetico su 3 si considera a basso rischio insorgenza malattie cardiovascolari
Un diabetico su 3 si considera a basso rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e 1 su 6 non ha mai parlato del rischio di sviluppare tali complicanze con il medico o il team diabetologico. È quanto emerso dai risultati preliminari dell’indagine, promossa da IDF, “Taking Diabetes to Heart”.
Le malattie cardiovascolari, invece, rappresentano la principale causa di morte nelle persone con diabete di tipo 2: rispetto a una persona sana, chi ha il diabete ha rischio di morte doppio e quadruplo di infarto o ictus. Nonostante ciò, chi soffre di diabete lo sottovaluta, secondo i risultati preliminari dell’indagine Taking Diabetes to Heart, presentati all’International Diabetes Federation (IDF) Congress. Tra le persone con diabete di tipo 2, 1 persona su 3 si considera a basso rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, 1 persona su 4 non è mai venuta a conoscenza né ha ricevuto informazioni rispetto al rischio di malattie cardiovascolari, anche a distanza di anni dalla diagnosi di diabete di tipo 2 e 1 persona su 6 non ha mai parlato con il medico o il team diabetologico di questo rischio. Questi sono i risultati preliminari della prima indagine condotta online su scala mondiale su consapevolezza e conoscenza del rischio cardiovascolare tra le persone con diabete di tipo 2. L’indagine, promossa da IDF in collaborazione con Novo Nordisk, ha coinvolto sinora 943 partecipanti in 32 Paesi, e ha evidenziato non solo una scarsa consapevolezza, ma anche l’assenza di dialogo sul tema tra pazienti e operatori sanitari. La raccolta dei dati proseguirà fino a marzo 2018.
Attualmente sono 425 milioni gli adulti nel mondo che convivono con il diabete, la maggior parte con quello di tipo 2. Le malattie cardiovascolari, che includono infarto, cardiopatia coronarica e arteriopatia periferica, rappresentano la principale causa di disabilità e morte nelle persone con diabete di tipo 2.
“I risultati preliminari dell’indagine Taking Diabetes to Heart sottolineano l’importanza della sensibilizzazione riguardo alla correlazione tra diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari per promuovere prevenzione, diagnosi tempestiva e cure adeguate allo scopo di ridurre l’attuale impatto che le due condizioni comportano” ha dichiarato Shaukat Sadikot, Presidente uscente di IDF. Con l’aumento di pazienti di diabete di tipo 2 a livello mondiale, la miglior conoscenza del legame tra queste due condizioni è più che mai necessaria”.
Taking Diabetes to Heart è un’indagine online multi-lingue, tra cui arabo, bulgaro, cinese, danese, olandese, inglese, francese, filippino, finlandese, tedesco, hindi, italiano, portoghese, russo, spagnolo, swahili e vietnamita. È finalizzata a raccogliere informazioni sui comportamenti che aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari tra le persone con diabete di tipo 2, e a predisporre strategie di difesa e supporto dei pazienti, per migliorare la salute e il benessere della popolazione.
“Le malattie cardiovascolari sono la maggior causa di disabilità e morte tra le persone con diabete di tipo 2. Ancora troppo poche persone con diabete vengono informate del rischio di poter sviluppare malattie cardiovascolari e dell’impatto che queste possono avere sulla loro aspettativa e qualità di vita” ha affermato Alan Moses, Senior Vice President e Chief Medical Officer di Novo Nordisk. “Noi esortiamo il maggior numero di persone con diabete a completare l’indagine Taking Diabetes to Heart per avere più dati possibili a livello mondiale su cui basare gli sforzi futuri per contribuire a migliorare i risultati”.
I dati raccolti con l’indagine Taking Diabetes to Heart serviranno a definire le azioni necessarie per migliorare le condizioni di salute delle persone con diabete di tipo 2. L’iniziativa culminerà in una relazione completa con risultati e risorse specifiche per paese a sostegno della conoscenza e consapevolezza delle malattie cardiovascolari tra le persone con il diabete di tipo 2 in tutto il mondo.