Un reportage scritto tra le corsie di un ospedale romano. Il libro del giornalista Andrea Rustichelli

In pillole

Doveva partire per l’Ucraina, per raccontare la guerra. Ma quando gli arriva l’accredito è in un letto d’ospedale, alle prese con terapie pesantissime. Nasce così l’urgenza di un reportage alternativo, in uno scenario altrettanto estremo che sollecita con la sua forza d’urto.

Senza biglietto. Viaggio nella carrozza 048 non è il racconto biografico della malattia dell’autore, ma una raccolta di istantanee scritte da Andrea Rustichelli, tra le corsie di un ospedale romano, con lo sguardo del giornalista e la postura del paziente oncologico.
Un viaggio lucido, amaro, ma anche ironico, dentro la malattia per condividerne sensazioni, suoni, odori, simboli, dettagli. Per un’antiretorica del cancro che apre a nuovi spunti di narrazione e consapevolezza
A presentarlo per la prima volta a Roma mercoledì 3 luglio alle ore 18, alla libreria ELI di viale Somalia 50/A, ci saranno l’autore Andrea Rustichelli, Eugenio Bernardi, vicepresidente di Fondazione ABIO Italia, Margherita De Bac, giornalista del Corriere della Sera, e l’attrice Paola Maffioletti, che leggerà alcuni brani del libro.

La malattia oncologica, il cancro in cui Rustichelli si è imbattuto da protagonista recidivo, è un’angolatura estrema e profondissima attraverso cui osservare e raccontare, senza filtri né retorica, ma anche una speciale prospettiva da cui sollevare temi sociali, legati alla sanità: la difficile comunicazione medico-paziente, il racconto della malattia da parte dei media, l’irrisolto rapporto tra cancro e mondo del lavoro, il tema della colpevolizzazione del paziente provocata dalle “interpretazioni psicosomatiche” del tumore.
Senza biglietto apre a un dibattito sulla narrazione della malattia e sulla sua presa in carico, tra cura a consapevolezza, che riguarda tutti. E, mentre riguadagna la prima persona smarrita nei percorsi stranianti della malattia, omaggia il potere della scrittura, il miracolo del linguaggio: del nominare le cose e per ciò stesso del condividerle.

Senza biglietto. Viaggio nella carrozza 048 di Andrea Rustichelli (Marlin Editore, La Camera del fuoco, pp. 96, € 15,00)

“La resistenza al cancro è una disciplina zen, un modo di configurare e abitare il tempo” (Senza biglietto, Andrea Rustichelli)

“La verità è che oggi, in molti casi, ammalarsi è un tabù e così chi ha una diagnosi di tumore si nasconde, come un animale ferito e non più performante in un ambiente ostile e competitivo. La vita attiva è parte fondamentale della cura, ma quando si tratta di integrare la malattia e di evitare il limbo degli scartati, tutto è lasciato al fai-da-te, al buon cuore di colleghi e capi.
Questo welfare informale, è troppo precario, troppo intermittente”
(Senza biglietto, Andrea Rustichelli)

“Alla volontà di potenza, che trasforma la malattia nel nostro fallimento, preferisco l’elogio dell’impotenza. Un atto di umiltà che, fuori da ogni senso di colpa, diventa accettazione della fragilità e auspicio”
(Senza biglietto, Andrea Rustichelli)

 

Chi è Andrea Rustichelli
Nato a Roma nel 1973, lavora alla Rai come giornalista del Tg3. Laureato in filosofia, è stato a lungo freelance, muovendosi tra ambiti in apparenza eterogenei: dalla cultura all’economia, fino alla politica estera. Nella sua attività ha attraversato i diversi linguaggi dei media: radio, carta stampata e tv. Tra le sue collaborazioni più assidue prima di lavorare a tempo pieno alla Rai: Radio3, Radio Vaticana, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Euronews.

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