Vaccini, Commissione chiede maggiore cooperazione UE nella lotta contro le malattie prevenibili

Prevenzione

La vaccinazione è una delle misure di sanità pubblica più potenti ed efficienti in termini di costi sviluppate nel XX secolo. Da medico trovo desolante assistere alla morte di bambini a causa della scarsa diffusione o della carenza di vaccini o dalla riluttanza nei loro confronti. Le malattie infettive non restano confinate entro le frontiere nazionali. La carenza di immunizzazione in uno Stato membro mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini in tutta l’UE. La cooperazione in questo settore è nell’interesse di tutti. Proteggiamo i nostri figli, vacciniamoli!”

Vytenis Andriukaitis

Ad affermarlo è Vytenis Andriukaitis, Commissario responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare annunciando la pubblicazione da parte della Commissione di una serie di raccomandazioni su come l’UE può rafforzare la cooperazione nella lotta contro le malattie a prevenzione vaccinale. Ciò fa seguito al discorso sullo stato dell’Unione del 2017 nel quale il Presidente Juncker auspicava un’azione volta ad aumentare la copertura vaccinale e a garantire che tutti nell’UE abbiano accesso ai vaccini.

Ogni anno i vaccini salvano tra 1 e 3 milioni di vite in tutto il mondo e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità nei prossimi dieci anni ne salveranno altri 25 milioni. Eppure, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM), a causa dell’insufficiente copertura vaccinale numerosi paesi dell’UE si trovano ad affrontare focolai di morbillo senza precedenti e una ricomparsa di altre malattie a prevenzione vaccinale, che causano ancora la morte di bambini e adulti nell’Unione.

La proposta della Commissione si concentra su 3 linee d’azione principali: 1) lotta contro la riluttanza nei confronti dei vaccini e miglioramento della copertura vaccinale, 2) strategie di vaccinazione sostenibili nell’UE e 3) coordinamento a livello di UE e contributo alla salute mondiale.

Nella proposta si invitano la Commissione e gli Stati membri a intraprendere 20 azioni, tra cui:

  • sviluppo e attuazione di piani di vaccinazione nazionali e/o regionali entro il 2020, compreso un obiettivo di copertura vaccinale di almeno il 95% per il morbillo;
  • introduzione di controlli di routine dello stato vaccinale e opportunità periodiche di vaccinazione nelle diverse fasi della vita, ad esempio nelle scuole e sui posti di lavoro;
  • presentazione di opzioni per una tessera delle vaccinazioni comune che possa essere condivisa elettronicamente tra i paesi;
  • istituzione di un portale europeo di informazione sulle vaccinazioni entro il 2019 al fine di fornire dati obiettivi, trasparenti e aggiornati in merito ai vantaggi e alla sicurezza dei vaccini;
  • riduzione dei rischi di carenze attraverso lo sviluppo di un archivio virtuale di dati dell’UE contenente informazioni sulle scorte e sui fabbisogni di vaccini per facilitare lo scambio volontario di informazioni sulla disponibilità e sulle carenze di vaccini essenziali;
  • fornitura a tutti gli operatori sanitari della formazione necessaria a somministrare le vaccinazioni con sicurezza e a gestire atteggiamenti esitanti;
  • convocazione di una coalizione per la vaccinazione che riunisca le associazioni europee di operatori sanitari e le pertinenti associazioni degli studenti del settore affinché si impegnino a fornire al pubblico informazioni precise, a sfatare i miti e a scambiare migliori pratiche;
  • istituzione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni per acquisire conoscenze ed elaborare linee guida per un programma base di vaccinazione dell’UE entro il 2020, contenente i dosaggi e le età che gli Stati membri dell’UE converranno essere comuni per tutti i paesi;
  • rafforzamento dei partenariati e della collaborazione in materia di vaccinazione con i partner internazionali.
Situazione attuale: principali divari nella vaccinazione nell’UE

Dai dati più recenti raccolti dal CEPCM emerge che in una serie di paesi dell’UE e del SEE i casi di morbillo continuano ad aumentare. Nel periodo di dodici mesi tra il 1° marzo 2017 e il 28 febbraio 2018 sono stati segnalati, attraverso il sistema europeo di sorveglianza, 14.813 casi di morbillo. Tra questi casi, per quelli di cui si conosce lo stato di vaccinazione l’86% dei soggetti non era stato vaccinato. Il CEPCM stima inoltre che ogni anno almeno 40 000 persone muoiano di influenza, in parte a causa della bassa copertura vaccinale.

Prossime tappe

La proposta della Commissione sarà discussa dal Consiglio nell’intento di adottarla entro la fine del 2018, con entrata in vigore immediata. Successivamente, ogni 3 anni la Commissione riferirà in merito ai progressi nell’attuazione della raccomandazione. Nel quadro dell’iniziativa “Lo stato della salute nell’UE”, la Commissione elaborerà inoltre una relazione dal titolo “The State of Confidence in Vaccines in the EU” (Lo stato della fiducia nei vaccini nell’UE) per monitorare gli atteggiamenti nei confronti della vaccinazione.

Contesto

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2017, il Presidente Juncker ha affermato: “In un’Unione delle uguaglianze non possono esserci cittadini di seconda classe. È inaccettabile che nel 2017 vi siano ancora bambini in Europa che muoiono per malattie che avrebbero dovuto essere debellate da tempo. (…) Non c’è ma e non c’è se che tenga. (…) Non devono più esserci morti evitabili in Europa.”

Le raccomandazioni della Commissione relative alle malattie a prevenzione vaccinale si basano su una serie di strategie e progetti dell’UE esistenti nel campo della vaccinazione. Tra di essi troviamo la raccomandazione del Consiglio del 2009 relativa alla vaccinazione contro l’influenza stagionale, l’accordo sull’aggiudicazione congiunta stabilito dalla decisione relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero (1082/2013/UE) e un’azione comune in materia di vaccinazione cofinanziata dal programma per la salute 2014-2020, che verrà avviata nei prossimi mesi e si occuperà, tra le altre cose, della riluttanza nei confronti dei vaccini.

Stampa la pagina

Condividi l'articolo su

Lascia un commento